L'inceneritore
è una vecchia cartolina
Gli ambientalisti sono
sempre stati accusati di andare contro il progresso, di opporsi
all'avanzamento della scienza e della tecnologia.
E questa strategia di messa
in mora ha fin qui funzionato.
Gli ambientalisti sono
retrogradi, non hanno soluzioni alternative, sono affetti dalla
sindrome Nimby, odiano la scienza.
Ma di quale progresso stiamo
parlando?
Come si a chiamare progresso
un sistema che ci sta avvelenando e conducendo al baratro?
Un progresso suicida che sta
segando il ramo sul quale siamo appollaiati?
Questo non è progresso, ma
un errore di sviluppo, un passo falso.
Prendiamo l'esempio
dell'inceneritore di Parma.
E' stato presentato dai suoi
sostenitori come la soluzione definitiva del problema dei rifiuti.
Al confronto con i fatti
vediamo che non è vero.
L'inceneritore produce a sua
volta rifiuti pericolosi come le ceneri volanti, rifiuti complicati
come le ceneri pesanti (in grande quantità), costi altissimi per i
cittadini quando invece si sosteneva il contrario, dipendenza da
altri territori e non chiusura del ciclo.
L'inceneritore si alimenta
degli stessi materiali, plastica e carta, che andrebbero invece
riciclati.
Chi aveva ragione e chi
torto?
Se il progresso porta
inquinamento e malattia non è sbagliato il progresso, è chiamare
progresso questa tecnologia che è bugiardo.
Oggi si sostiene che i
processi tecnologici vadano valutati nella loro complessità,
analizzando il loro Life Cycle Assestment, il ciclo di vita che
include tutte le fasi del processo e non solo la parte che per
comodità e vantaggio mettiamo in evidenza.
Un oggetto, la sua impronta
ambientale, la si valuta secondo lo schema dell'Lca, appunto
considerando i passaggi che dall'approvvigionamento della materia
prima portano alla sua produzione e commercio, fino a giungere al
fine vita ed alla modalità del suo smaltimento.
E' evidente che bruciare un
oggetto è una manifestazione di resa.
Viene bruciato per sempre il
suo valore intrinseco, quel quantitativo di materia prima che ha un
costo ambientale, che viene sperperato, recuperando poca energia e un
po' di calore.
Non parliamo dell'effetto
ambientale della combustione.
Chi brucerebbe plastica nel
suo caminetto respirandone i vapori?
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
15 novembre ottobre 2013
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
79
giorni
fa
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