venerdì 7 gennaio 2011

33 giorni

Simonetta Gabrielli, presidente di Nimby Trentino, è al 33° giorno di digiuno per contrastare il progetto dell'inceneritore di Ischia Podetti. Un mese di rifiuto del cibo solido che ha portato via con sé 6 kg e mezzo di peso corporeo, un affaticamento del cuore.
Non scende invece la volontà di ferro dell'attivista trentina, con la quale abbiamo condiviso, oltre che la conoscenza, un convegno organizzato da Nimby lo scorso ottobre.



In quella occasione avevamo portato anche la voce di un produttore locale, come tutti a rischio per la crescita a Ugozzolo dell'inceneritore locale.
Simonetta non ha ancora ricevuto le visite, le telefonate, i contatti che si ritenevamo necessari per poter porre fine alla sua protesta.
L'unica telefonata ricevuta è quella del presidente del consiglio comunale di Trento e un sms del presidente delle Acli.
Silenzio dal vescovo Bressan, dai vertici della Provincia e del Comune.
A Trento è andata deserta la gara di appalto per l'affidamento dei lavori dell'inceneritore. Sarebbe una ottima occasione per ripensare il progetto mettendo in concorrenza anche altri progetti alternativi all'incenerimento, per verificare nei numeri e nei fatti che la possibilità di gestire i rifiuti senza incenerimento ci sono e sono efficaci.
Simonetta è seguita ovviamente da un medico, pronto ad intervenire in casi estremi, che non porteranno però a far desistere il movimento dall'opporsi ad un impianto obsoleto, inquinanti, dannoso per l'ambiente e per le persone.
Trento è la punta dell'iceberg della protesta italiana contro gli inceneritori.
Una protesta che sale dal basso, dai cittadini preoccupati per la salute degli uomini e dell'ambiente.
Una protesta che nasce anche dalla consapevolezza delle alternative possibili all'incenerimento, oggi confermate dalla tecnologia che ha fatto passi in avanti.
Il futuro è nel riciclo totale, l'incenerimento è un pessimo ricordo del passato.
Sono i cittadini che acquisiscono consapevolezza, mentre i partiti rimangono indietro, imprigionati da vecchi schematismi e ridicole cerimonie.
Oggi i giovani stanno abbandonando i grandi partiti, Pd e Pdl. Li abbandonano in massa, non credendo più nelle loro vuote parole. Oggi la base crede in sé stessa, pur nella fatica di trovare da sola il bandolo della matassa, il punto da cui ripartire.
Oggi la base crede in persone come Simonetta Gabrielli, che non racconta, ma fa.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 7 gennaio 2011
-485 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+221 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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