sabato 1 gennaio 2011

Dimmi che 2011 vuoi, ti dirò chi sei

Capodanno è un trampolino da cui si vede tutta la pista scorrere in basso, per un attimo si ha una visione di insieme, e puoi in quel frangente pensare a come sarà il percorso, come tu vorresti che si svolgesse, la corsa a perdifiato verso il traguardo.
E' un flash di desiderata, cui siamo abituati a confrontarci.
Quale sarà il 2011 per la nostra città?



Nella conferenza stampa di rito, il sindaco Vignali ha trattato anche il nostro argomento per eccellenza, dicendo in sostanza due cose.
Oggi non lo faremmo, io non sono competente a fermarlo.
Se non ci accuseranno di tirate di giacca, la prima affermazione ce la prendiamo come scelta di campo contro l'inceneritore in costruzione a Ugozzolo. Il presente, il tempo che stiamo vivendo, e il futuro, il tempo che sta per accadere, sono di fatto contrastanti con un impianto di combustione dei rifiuti, vuoi per la tecnologia galoppante, vuoi per i rischi sanitari connessi e ormai provati.
Sulla seconda affermazione, condita con la minaccia di Iren di presentare un conto da 80 milioni, ci ritroviamo, per la ennesima volta, al giochino più volte da noi segnalato, l'ennesimo colpo di racchetta per rimandare la pallina dell'altra parte.
Ieri ha parlato il sindaco della nostra città, la massima autorità sanitaria, il responsabile della nostra salute e, immaginiamo, anche della sua salvaguardia, prevenzione, miglioramento.
Perché la salute non ha bandiere, come andiamo ripetendo da un po', ne margini di trattativa, aggiungiamo ora. La salute c'è o manca, è preservata oppure presa a sberle, di salute possiamo parlare seriamente, prendendoci le responsabilità del caso, oppure possiamo scherzarci sopra svuotando le parole del loro significato, cercando di confondere i fatti, che mancano, con le dichiarazioni, che abbondano.
Ci rivolgiamo al massimo curatore del nostro benessere, e del nostro ben vivere, perché è da questa figura che ci si aspetta ad apertura del nuovo anno una parola chiara, fattiva, concreta e decisa, sul destino della città e del suo stato di salute.
Scegliere la parte del campo in cui si vuole giocare, smettendo di rimbalzare la pallina di qua e di là, senza costrutto ne efficacia.
Il primo cittadino si è espresso sulla bontà di un piano alternativo alla gestione dei rifiuti, ribadendo il concetto nella prima affermazione fatta alla stampa.
Ma torna sui suoi passi con la seconda, intimorito, apparentemente, dai rischi monetari dell'operazione tana-libera-tutti, mettendo sui piatti della bilancia da una parte i soldi da spendere e dall'altra la salute da preservare.
Pesi da valutare, per capire quale piatto prenderà il sopravvento.
Salute, Soldi.
Quale cittadino di Parma avrebbe dubbi sulla scelta?
Da un lato i supposti 80 milioni che il gestore mette in canna, pronti ad esplodere su chiunque azzardi colpi di testa fuori programma.
Dall'altro la qualità della vita dei cittadini di una Provincia, 430 mila abitanti irrorati da molecole chimiche che possono modificare il Dna, molecole geno tossiche, una brutta parola che evoca prospettive inquietanti.
Per valutare i due piatti dobbiamo portare entrambe la variabili a confrontarsi su valori omogenei.
Il minimo comune multiplo è facilmente un valore monetario.
Cosa ci costerà in salute l'inceneritore?
Questo valore è superiore o inferiore all'altro, i supposti 80 milioni di Iren?
Anche se tutto si risolvesse in questa semplice equazione, chi si sente di dire ai cittadini che la loro salute è stata messa in soffitta per 80 milioni?
Quanti milioni si spendono in opere sicuramente meno fondamentali che la difesa e la salvaguardia della salute di una città?
Siamo forse diventati ostaggio di una multi utility che non ha più nulla da spartire con i nostri territori?
Noi chiediamo che ci si esprima su un semplice tema, oggi particolarmente emblematico, quello della salute e della salvaguardia di un ambiente pulito. Non riusciamo a comprendere come lasciar perdere questo argomento si sposi con la proclamazione delle “green ways”, della “slow city”, della sostenibilità, dell'anno dello sport, degli asili a un passo dal forno.
Il sindaco sostiene l'incompetenza dell'amministrazione sul timer del progetto.
Ma quante cose si possono fare per essere certi che non ci siano dubbi sulla scelta verde di una amministrazione e sulle visioni del futuro da essa portate avanti.
Secondo noi tante, troppo poche quelle finora realizzate.
Il comune è competente in quanto socio di Iren: nell'azienda ha espresso la vicepresidenza, dalla quale non abbiamo fino ad oggi che il silenzio assoluto sul tema.
Il comune è competente in quanto parte del territorio: il piano provinciale per la gestione dei rifiuti, che nel 2005 disse sì all'inceneritore, oggi, passati 5 anni, è revisionabile e modificabile e può dire no all'inceneritore. Ma non ci risultano passi che ne richiedano la sua messa in discussione.
Il comune è competente in quanto produttore di metà dei rifiuti del territorio: cosa succederebbe se a scadenza del contratto con Iren, l'amministrazione decidesse di non rinnovare la convenzione? Cosa brucerebbero a Ugozzolo?
Il comune è competente in quanto comune capofila, con forte potere contrattuale sia nei confronti di Iren, sia nei confronti della Provincia, gli altri due attori di questa triste vicenda. Una chiara parola costringerebbe tutti ad un tavolo per concordare la “exit strategy”, che conviene perfino a Iren, incapace di gestire un territorio ostile e un boicottaggio che non tarderà ad arrivare.
Ci sono ancora dubbi sulla “competenza” comunale?
Per noi la risposta è lampante.
Noi continueremo a lavorare con maggior vigore nell'anno che inizia. Maggiore determinazione nell'informare tutti i cittadini sulle realtà delle cose e sul grande inganno che si sta impadronendo del loro futuro.
Fino al 2012, “to infinity and beyond”, ripeteva con orgoglio Buzz Lighyear, ma anche oltre.
Se lo accenderanno, noi lo spegneremo, è una promessa verso i cittadini del nostro territorio, che meritano un futuro migliore.
Di fatto oggi Vignali avvalla lo sciagurato progetto.
Il 13 gennaio è Sant'Ilario, giorno di visioni in avanti, di scelte coraggiose.
Giorno di decisioni, da con-dividere assieme alla comunità.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 1 gennaio 2011
-491 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+215 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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