giovedì 27 gennaio 2011

La salute rinnegata e la paura delle parole

a una manciata di ore dall'incontro
lo stop inspiegabile alla commissione sull'inceneritore

La telefonata è laconica, a poche ore dall'incontro. La commissione sull'inceneritore è revocata. A data da destinarsi. La parole sono del presidente Giuseppe Pantano che ci informa, a seduta già fissata e confermata (vedi allegato) che i capigruppo, all'unanimità, hanno valutato inopportuna la seduta, in attesa di avere anche un contraddittorio, e quindi i presidenti delle due commissioni, in splendida solitudine, hanno deciso per lo stop.



Inutile far notare che i relatori sono stati convocati ufficialmente, hanno preso biglietti aerei, cancellato appuntamenti, si sono resi disponibili alla causa della salute.
Inutile sottolineare che la commissione ha avuto tutto il tempo, prima, di definire la necessità di un contraddittorio, ma fino a ieri sera tale eventualità non era nemmeno stata presa in considerazione. E che la stessa commissione ha convocato gli esperti come si legge nella comunicazione, quindi aveva già valutato l'opportunità.
Inutile dire che non c'è contraddittorio con dei medici: loro non possono dire bugie, ne opinioni, possono solo raccontare fatti.
L'invito a Arpa, Ausl e Iren era stato da noi salutato positivamente, più orecchi ascoltano meglio è. Altro è sentirsi dire che la commissione ha preso una “brutta piega”, una vera e propria “cassa di risonanza” per coloro che dicono no all'impianto.
Eccessiva cassa di risonanza per la salute di Parma, vero.
Cosa sia successo in queste ore non lo sappiamo.
La commissione consiliare è un organo del consiglio comunale, ovviamente è libera di fare e disfare, ma colpisce, crediamo non soltanto noi, questa improvvisa retromarcia, questo correre ai ripari per una serata che si annunciava troppo pubblica, troppo sotto i riflettori, troppo sproporzionata rispetto al solito.
Paura di far ascoltare alla gente quello che sta succedendo?
Paura delle parole?
La riunione dei capigruppo ha anche negato la diretta televisiva.
Come mai? Non è forse importante che le parole dei medici fossero ascoltate, oltre che dai consiglieri, anche dai cittadini? Troppa luce nel Palazzo?
Qualcuno crede che si travisino dati scientifici, come se i medici potessero tenere le parti di qualcuno, come se fossimo allo stadio con sue squadre in campo?
Contraddittorio tra chi, tra chi sostiene la salute e chi sostiene la malattia?
Qualche contraddittorio con un medico che a Ippocrate e solo a lui paga pegno.
Ci sono medici che sostengono che gli inceneritori purificano l'aria?
Avevamo forse proposto un tifoso del Gcr a parlare?
Non capiamo, amaramente non possiamo proprio capirci niente.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 26 gennaio 2011
-466 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+240 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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