domenica 23 gennaio 2011

San Secondo, all'orizzonte la discarica dell'inceneritore di Parma

Eccolo, finalmente, il punto che mancava a chiudere il cerchio del progetto inceneritore di Parma. Dove metteranno, continuavamo a ripetere e chiedere noi, le 40 mila tonnellate di ceneri inquinate da diossina, metalli pesanti, furani, che ogni anno erutterà come pece il meraviglioso inceneritore di Parma?
Ecco la risposta, finalmente.
Forse a San Secondo?



I cittadini della località della Bassa sono avvertiti. Il loro destino potrebbe essere quello di respirare i residui dei rifiuti inceneriti a Ugozzolo da Iren, per buon pace dell'ex Allodi, che non vedeva alcun problema a chiudere il cerchio con la bacchetta magica, scordandosi delle ceneri.
In provincia non abbiamo discariche, si lamentano in Provincia, ma ecco che dal cappello si trae una localizzazione nuova di zecca.
Iren non è nemmeno in grado di trattare in provincia l'organico, ma questa è un'ottima scusa per sottolineare in ogni occasione che il territorio non è indipendente dal punto di vista della gestione dei rifiuti e che ci vuole allora l'impianto.
Quando presentiamo il nostro piano alternativo, che prevede comunque un certo quantitativo di residuo da porre in discarica, ma si stratta di materiale stabile ed inerte, che assomma a meno di 30 mila tonnellate annue, ci rispondono sempre che non abbiamo discariche e quindi non sapremmo dove metterlo.
Ecco che invece per le ceneri la soluzione si trova, improvvisamente la provincia di Parma si scopre non a discariche zero ma con un nuovo invaso in cui interrare un po' di schifezze, una modica quantità, 238 mila tonnellate di immondizie.
A pochi metri dal paese della Bassa e con i cittadini completamente all'oscuro della vicenda.
Il Gcr sosterrà anche la battaglia di San Secondo, Rete Ambiente Parma, che si riunirà all'inizio di febbraio, è pronta a mettersi a disposizione per sostenere i cittadini in questa ennesima lotta per la salute.
Ma l'intento di cosa mettere in questa discarica è diremmo noi evidente. O no?
Tra i rifiuti censiti come R10 ci sono infatti anche le ceneri, ma guarda che fortuito caso, e 15 camion al giorno giungerebbero da ogni dove a San Secondo. Chi sarebbe in grado di controllare cosa effettivamente c'è dentro i cassoni?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 23 gennaio 2011
-469 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+237 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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