sabato 5 febbraio 2011

Il mercato dello spreco

Ecco come si massimizza la differenziata a Parma

Forse anche noi siamo rimasti per un attimo “abbagliati”, di fronte alle immagini che presentiamo oggi.
Sono passati 6 mesi dalla prima denuncia dello sperpero di materiali nobili:
Il ratto dell'insalata
8 agosto 2010
http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=405
Ne sono passati 3 dal repetira iuvant:
Chiacchiere
31 ottobre 2010
http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=489
Due mesi e mezzo dall'ultimo appello al buon senso:
I ghiotti bocconi dell'inceneritore
18 novembre 2010
http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=510

Sono passati pochi giorni dalle dichiarazioni in televisione dell'assessore Sassi che, convinta, afferma della necessità dell'inceneritore perché è impossibile recuperare tutto.
Lo possiamo capire anche noi, ora.









Nelle immagini, che sembrano e in un certo senso sono, fotocopie delle altre già diramate negli altri articoli, i cassonetti rigurgitano carta, plastica, organico, tutti materiali pronti ad accendere un bel fuoco in questi rigidi giorni della merla, per la felicità di Iren, che non deve così irrorare di gas metano i rifiuti da bruciare.
Questa, come andiamo ripetendo da troppo tempo ormai, è la raccolta differenziata “made in iren”, che non sa fare di meglio, anzi non vuole fare di meglio, per non affamare i suoi figlioli, che si chiamano inceneritori.
Iren si sta preparando alla sfida finale, riempire il forno di Ugozzolo di roba che bruci bene, e così le prove le fa già da ora.
I cittadini differenziano all'80%?
Noi prendiamo carta, plastica, cartone e legno direttamente nei mercati, così non se ne accorge nessuno e basta una dichiarazione o due dell'assessore di turno a sbugiardare, si fa per dire, i soliti arcinoti rompiscatole, che fanno i precisini sulla roba che noi e solo noi vogliamo decidere come smaltire.
I cittadini differenziano la plastica nel cassonetto giallo?
Che problema c'è?
Noi nel togliamo l'83% e la bruciamo, senza che nessuno abbia nulla da eccepire.
Taci comune, che ci guadagni anche tu.
Taci comune, socio mio di ultra minoranza, che chiedi il piano economico finanziario.
Lasciamo passare 250 giorni nel silenzio assoluto, vedrai che ti seccheranno le parole in bocca a furia di elemosinare un documento che manco per sogno ti faremo vedere.
Qui si deve capire da che parte è il bastone del comando, dove la stanza dei bottoni, chi è intento a schiacciare i bottoncini.
Noi lo stiamo ripetendo come un mantra.
Qui il territorio non conta più nulla, i piani li decidono altrove.
Dormiamoci sopra ancora un po'.
Tanto è solo della salute di tutti che stiamo parlando.
Che vuoi che sia mai?
A Parma si dice: “Questi non ci hanno neanche in nota”.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 5 febbraio 2011
-456 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+250 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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