martedì 8 febbraio 2011

Richiesta di aiuto ai Comuni soci di Iren

Ai Sindaci ed agli Assessori all'Ambiente dei comuni di:

BUSSETO
COLLECCHIO
FELINO
FONTEVIVO
FORNOVO DI TARO
LANGHIRANO
MEDESANO
MEZZANI
MONTECHIARUGOLO
NOCETO
PARMA
POLESINE PARMENSE
ROCCABIANCA
SALA BAGANZA
SAN POLO D’ENZA
SAN SECONDO PARMENSE
SISSA
SORAGNA
SORBOLO
TIZZANO VAL PARMA
TORRILE
TRAVERSETOLO
TRECASALI
ZIBELLO

Il parco dei rifiuti

Spettabili amministratori,
come alcuni di voi già sapranno l'Associazione Gestione Corretta Rifiuti di Parma sta lavorando fin dal 2006 per proporre sistemi alternativi all'inceneritore rifiuti di Iren attualmente in fase di costruzione presso Ugozzolo (Parma)

Vi scriviamo per aver un aiuto da parte vostra nell'ottica di ottenere e divulgare ai cittadini tutte le informazioni utili ai fini della massima trasparenza sull'impianto. Un impianto classificato dalla legge italiana come industria insalubre di classe prima per il quale esiste una delibera del consiglio comunale di Parma che impegna Enia alla massima trasparenza e libero accesso da parte di associazioni e cittadini su tutti gli atti relativi al progetto (delibera 45 del 31 marzo 2006).

Nonostante questa delibera e nostre ripetute richieste ci troviamo in difficoltà ad ottenere una serie di informazioni per noi utili a meglio comprendere alcuni aspetti del progetto.

Vi sono parecchi aspetti che vorremmo chiarire ma, per non disperderci in mille rivoli abbiamo pensato di chiedere il vostro aiuto per ottenere le risposte alle seguenti 2 domande:

1)come derivato della combustione da rifiuti l'impianto produrrà ogni anno 38.900 tonnellate di ceneri contenenti metalli pesanti, furani e diossine. Nel progetto definitivo non risulta quale sarà la destinazione finale di queste ceneri. Chiediamo che venga chiarita da Iren se e dove è prevista una discarica di servizio oppure se, come da alcuni prospettato in occasione di dibattiti televisivi, le stesse verranno conferite a cementifici. Anche in questo caso vorremo conoscere i nomi degli impianti deputati ad utilizzare queste ceneri nel loro cemento, pratica questa in palese contrasto con le nuove tendenze dell'architettura sostenibile.
2)il Piano Economico Finanziario dell'inceneritore è un documento necessario per capire come da Iren verrà recuperato l'investimento del PAI che, inizialmente ammontante a 175 milioni di Euro è ora lievitato nelle dichiarazioni ufficiali a 193 milioni di Euro. Secondo la legge italiana il gestore può recuperare l'investimento solo incidendo sulle tariffe per cui ci risulta difficile capire come sarà possibile avere le stesse tariffe del 2008 come più volte dichiarato da Enia/Iren (anche in questo caso in sedi non ufficiali). Il PEF è un documento necessario anche per fugare ogni dubbio su eventuali ampliamenti previsti della capacità dell'impianto che, sempre secondo notizie di stampa potrebbe già prevedere una terza linea di incenerimento oltre alle 2 già previste ed approvate.

Riteniamo che voi, in qualità di soci di Iren, abbiate il diritto di conoscere questi e tanti altri aspetti del progetto e riteniamo peraltro che Iren nulla dovrebbe temere a divulgare pubblicamente informazioni in modo chiaro e trasparente che metterebbero a tacere i tanti detrattori di questo tipo di impianti.

Vi ringraziamo anticipatamente per il contributo che vorrete dare alla nostra associazione di cittadini il cui unico interesse è quello di perseguire il benessere ambientale del territorio e dei cittadini e delle aziende che vi operano.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 4 febbraio 2011
-457 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+249 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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