Non-Entro-Nel-Merito Boys
Ci troviamo a dover commentare di nuovo un’uscita di un componente del PD sul tema inceneritore di Parma.
Molto spesso i nostri affilati commenti sono poi seguiti da accuse di faziosità e di accanimento contro il partito dei p-diossini guidato in città da Garbi e Bernazzoli.
Molto spesso i p-diossini sono intervenuti, evitando accuratamente di entrare nel merito delle questioni, buttandola direttamente in polemica.
Così è successo per Massimo Iotti, consigliere comunale PD, a detta di autorevoli cronisti uno dei possibili candidati sindaco del centro-sinistra alle prossime comunali, che a seguito della proroga della seconda sospensione dei lavori al cantiere decretata dal comune, è sceso nell’arena per dire la sua.
Iotti quasi a sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, dichiara quasi come premessa di non voler entrare “minimamente nel dibattito sull'opportunità o meno dell'impianto” lasciando questo compito a chissà chi e non si sa quando.
Quanto scotta il camino! E pensare che manco è ancora acceso.
Noi però nel merito ci entreremmo volentieri con il consigliere Iotti.
A nostro parere chi si occupa di politica a Parma, a maggior ragione se si tratta di un elemento di spicco possibile candidato alla poltrona di primo cittadino, non deve sfuggire ad un tema così importante e discusso, argomentando con ragioni incontrovertibili qual'è la sua posizione ufficiale.
Posizione ufficiale che riportiamo di seguito dal sito dei democratici e che ambiremmo, vacuo miraggio, commentata da Massimo Iotti.
"Riciclo dei rifiuti: Anche qui ci vuole una discontinuità, va rovesciato un modo di vedere seguito fin qui per cui i rifiuti sono solo un problema da gestire nel modo più efficiente possibile e nel rispetto dell’ambiente e della salute. Dobbiamo imparare sempre di più a vedere i rifiuti come una risorsa in un mondo di risorse limitate e quindi immaginare distretti del riciclo, favorire lo sviluppo di industrie locali che riutilizzano i materiali resi disponibili in quantità sempre maggiori dalla promozione della raccolta differenziata per andare verso una vera e propria società del recupero. L’obiettivo rimane quello di non sprecare risorse e quindi sono prioritarie le misure che possono ridurre alla fonte i rifiuti prodotti, sviluppando ad esempio un processo innovativo per la progettazione degli imballaggi."
Ci dica Massimo Iotti perché dobbiamo bruciare i fanghi nel forno anziché produrre biogas e spanderli in agricoltura.
Ci dica Massimo Iotti perché per le plastiche riciclabili viene recuperato solo il 17% e il resto viene bruciato nel forno con le emissioni nocive che ne conseguono.
Ci dica Massimo Iotti perché per le plastiche considerate non recuperabili non facciamo come a Vedelago o come a Prato dove vengono triturate ed estruse per produrre granulato plastico destinato all’industria edile o per lo stampaggio di materie plastiche (ad esempio per la Piaggio).
Ci dica Massimo Iotti perché nonostante sia stata resa evidente dal GCR la modifica sostanziale all’impianto di filtraggio non viene riconvocata la Conferenza dei servizi come dovrebbe essere se le regole fossero rispettate.
Ci dica Massimo Iotti perché non viene neanche presa in considerazione la proposta di van Gansewinkel per riconvertire l’impianto, ricollocare gli elementi già acquisiti e recuperare gran parte dei costi fin qui sostenuti da Iren.
Ci dica Massimo Iotti dove verranno collocate le 40 mila tonnellate di ceneri e scorie, di cui una parte altamente tossica, che ogni anno erutterà l'impianto di Ugozzolo.
Noi siamo pronti ad un confronto pubblico su questa ed altre questioni, sui giornali o sulle televisioni, con lui e con quanti sostengono che l’inceneritore è inevitabile.
E tanto per sgombrare dubbi sulla nostra presunta affinità con la controparte invitiamo al confronto anche Luigi Giuseppe Villani, che nonostante la sua ridondante presenza sui media locali (dove spazia su qualsiasi materia dello scibile umano), non ha mai concesso un parere sul ruolo che l’azienda di cui è Vice-Presidente dovrebbe avere con il territorio di Parma.
A lui vorremmo, oltre che fare le stesse domande fatte a Iotti, chiedere se ha mai avuto accesso a quel fantomatico Piano Economico Finanziario che da oltre un anno chiediamo invano.
Sarà possibile confrontarsi pubblicamente?
Oppure le forze politiche di Parma vorranno stralciare l’argomento Inceneritore dalle prossime elezioni comunali?
E un ultimo quesito ai p-diossini. Se i cugini reggiani fanno senza inceneritore pur avendo Iren come interlocutore, noi chi siamo, i figli della serva?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 24 agosto 2011
+54 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+450 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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