L'esperienza di Ambiental-MENTE, scenari di futuro, oggi.
Si è concluso da pochi giorni il centro estivo Ambiental-mente con grande soddisfazione di tutti quelli che hanno partecipato, collaborato e contribuito in un modo o nell’altro alla buona riuscita del progetto.
A coordinare il progetto è stata l'associazione Daquialà onlus, impegnata da diversi anni nel sostegno di progetti di cooperazione con il Sud del mondo, che quest'anno ha deciso di consolidare il suo impegno locale con i bambini del quartiere Montanara per lavorare insieme ad un futuro più sostenibile.
Per due settimane 50 bambini hanno svolto laboratori, gite e giochi eco-sostenibili: grazie agli acquisti mirati di mater-bi e borracce per i pranzi e all’utilizzo di materiale riciclato o riutilizzato durante le attività ricreative, la fedeltà alla filosofia del cradle to cradle, dalla culla alla culla, quindi in una prospettiva di zero scarti prodotti, è stata quasi totale.
Ad ogni giornata conclusa si verificava che il rifiuto residuo era praticamente inesistente: quel poco che si è accumulato nei quattordici giorni è stato destinato al centro di riciclo di Vedelago, in modo da portare la percentuale di riciclo al 100%.
I ragazzi più grandi, della fascia d’età dai dieci ai dodici anni, si sono impegnati a realizzare un documentario sul quartiere Montanara, effettuando interviste e sondaggi tra commercianti e passanti, per avere un responso in diretta sull'efficienza della raccolta differenziata e la conoscenza di argomenti quali il consumo energetico o la biodiversità.
L’entusiasmo dei bambini nell’affrontare il tema del rispetto dell’ambiente è stato un’ulteriore conferma della validità del progetto e ha fornito molteplici spunti di riflessione.
Se è davvero tanto facile moderare il nostro impatto sull’ambiente e se davvero le nuove generazioni sono così pronte a darsi da fare, non varrebbe forse la pena di impegnarsi, adulti per primi, molto più seriamente?
Questa esperienza lascia una traccia importante nell'estate 2011 di Parma, dimostrando come sia possibile una applicazione coerente di zero rifiuti anche nello svago e nel tempo libero.
Una occasione di crescita e di approfondimento sul campo che oggi raccoglie il plauso convinto di Gcr, che saluta i pionieri del cradle to cradle di Parma, augurandosi che l'esperienza sia ripetuta e sviluppata ulteriormente il prossimo anno.
Che dire, perché non coinvolgere “tutti” i centri estivi per portare questi temi a sempre più persone?
Cosa ne dite, amici di Daquialà?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 24 settembre 2011
+85 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+481 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
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