Risorse in crescita per i comuni virtuosi
Che siano anni di crisi, specialmente economica, i comuni lo sanno molto bene.
Sulla loro pelle vivono le difficoltà di far quadrare bilanci sempre più carenti di risorse, a causa della riduzione costante dei trasferimenti dallo Stato
Così ogni voce che può rimpolpare le casse comunali è sempre bene accolta.
E' il caso del riciclo, che nel 2010 ha fatto emergere un dato che fa pensare.
Da raccolta e riciclo dei materiali post utilizzo sono entrati infatti nella casse comunali contributi per 285 milioni, che nel 2011 probabilmente supereranno i 300 milioni.
Sono quindi i materiali riciclabili la nuova vena aurea.
Materie come legno, carta, plastica, che possono trasformarsi in un tesoretto, visto l'incremento di oltre il 5% rispetto al 2009, diventando una voce d'entrata fondamentale per sostenere i servizi locali.
E' il Conai, consorzio nazionale imballaggi, a governare il comparto, facendo da collettore, ragioniere e distributore dei fondi, raccolti grazie al contributo previsto per legge versato dalle aziende produttrici di imballaggi.
Oggi l'accento viene sempre più posto alla qualità dei materiali raccolti, più che alla quantità degli stessi, visto che è dal livello della prima che si forma il “prezzo” delle materie prime seconde.
Riciclare bene quindi significa maggior guadagno per i comuni, ai quali conviene organizzare il sistema in modo da lasciar scappare il minimo possibile dai contenitori variopinti della differenziata, visto che in pratica, se ne vanno soldi veri.
Ciò che non viene intercettato dalla differenziata infatti si trasforma da risorsa in costo, provocando un doppio danno agli enti locali. Svanisce il guadagno per la vendita dei materiali, si incrementano i costi per lo smaltimento.
Riciclare bene significa anche dare un forte vantaggio all'ambiente che ci circonda, andando a sottrarre a discariche ed inceneritori quantità importanti di rifiuti, che porterebbero ad un peggioramento della qualità ambientale dei territori, mettendo a rischio la salute delle coltivazioni, degli animali, ed infine delle persone.
La raccolta dei materiali post utilizzo finalizzata al riciclo ha portato lo scorso anno al sistema Paese un importante beneficio, che la società Althesys ha quantificato in 1,6 miliardi di euro.
E i numeri sono di tutto rispetto anche per le amministrazioni locali.
La Provincia di Milano ha incassato 24,2 milioni di contributi, quella di Torino 15,4 milioni, ma anche la provincia di Napoli, nonostante la raccolta differenziata sia a macchia di leopardo, ha raccolto 11,2 milioni.
Il riciclo dei materiali non si ferma ovviamente a carta, plastica e legno.
Il consorzio Raee, i cosiddetti rifiuti elettronici, prevede nel 2012 una raccolta di 300 mila tonnellate di materiali, promettendo contributi a quei comuni che attivano la raccolta dei Raee pressi le isole ecologiche. Un giro d'affari, anche quello dei rifiuti elettronici, che è calcolato per le aziende che si occupano del loro trattamento, in 80 milioni di euro.
Riciclare oggi diventa quindi un business, anche urgente, visti i tempi di crisi.
Oggi organizzare la raccolta differenziata porta a porta in tutti i comuni del territorio di Parma corrisponderebbe ad un investimento con certezza di rientro dei capitali e interessi cospicui.
Un investimento che innesca buone pratiche, che portano ad un calo netto dei rifiuti da smaltire, quindi un calo netto delle spese per lo smaltimento, e dall'altra parte ad un incremento importante dei contributi che il Conai versa ai comuni stessi.
Infine, anche se questo tema andrebbe sempre posto in cima, il riciclaggio salva l'ambiente, riduce l'emissione di gas serra, è un sicuro strumento per preservare la salute dei cittadini, visto il corrispondente calo di emissioni ad esempio di polveri fini, un killer che anche l'Oms ha riconosciuto fonte di rischio per la vita.
Un mondo a riciclo totale è la prospettiva a cui tutti devono tendere, copiando e migliorando le esperienze in atto oggi in Italia e nel mondo.
E, oltretutto, conviene.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 12 ottobre 2011
-56 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+499 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
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