Lettera aperta
Gentile Commissario Cancellieri,
ricordiamo con piacere le promesse da Lei fatte nel giorno del suo insediamento a Commissario Straordinario del Comune di Parma di voler ascoltare la città in tutte le sue espressioni, ma purtroppo a tutt'oggi non abbiamo avuto nessun riscontro alla nostra richiesta di un incontro per parlare del tema rifiuti.
La Cancellieri con il comandante provinciale dei carabinieri Cerrina
Abbiamo così pensato che avesse impegni più urgenti e che, come tutta la città, anche Lei fosse in attesa della sentenza del TAR circa il problema della mancata concessione edilizia al cantiere del forno.
Così evidentemente non è stato, viste le insistenti voci di questi giorni che La vorrebbero impegnata in una trattativa con Iren per bypassare l’empasse e concedere ai lavori in cantiere di proseguire speditamente, chiedendo semplicemente alla multiutility una transazione che possa portare risorse fresche nelle casse disastrate dell'amministrazione.
Siamo allora a scriverLe queste poche righe per farLe giungere le nostre forti preoccupazioni e perplessità.
Le ricordiamo che l’amministrazione comunale dimissionaria aveva detto chiaramente come la pensava sulla mancanza della concessione edilizia del cantiere Iren, con ben due ordinanze di sospensione del cantiere, con fior di consulenze e fior di avvocati, che non solo hanno confermato la bontà della posizione del comune, ma hanno fatto sì che si potesse rilanciare con una seconda ordinanza di sospensione del cantiere.
Da semplici cittadini ci domandiamo perché mettersi in trattativa con Iren, dopo che la stessa aveva ribadito di non voler “trattare”, ma anzi sosteneva di essere nel giusto e con il sacrosanto diritto di non chiedere il permesso a costruire a nessuno.
Perché ancora una volta i cittadini devono venire a sapere dai corridoi “nel retro” quello che dovrebbe essere alla luce del sole, proprio per non lasciar adito a ombra alcuna.
E la salute? E i diritti dei cittadini che vogliono prima di tutto sapere?
A Ugozzolo giace un cantiere su cui gravano non poche storture, concretizzate da denunce, ricorsi, esposti, sospensive, e tanti tanti dubbi e timori da parte della popolazione, che si sente ancora una volta presa in giro, senza conoscere fino in fondo la situazione reale.
Ci auguriamo che possa concederci al più presto un colloquio per poter dissipare le nostre preoccupazioni e perplessità.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 16 novembre 2011
-21 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+534 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Mancherebbero 172 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
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