lunedì 14 novembre 2011

Garbi & Sgarbi

Quest'oggi il centro sinistra ha presentato le primarie, con relativa documentazione, e ci sembra di capire che l'inceneritore non sia proprio menzionato, semmai è presente un fuggevole riferimento alle autorizzazioni già date.
Non solo, il segretario provinciale Garbi ha tentato in modo chiaro ed inequivocabile di archiviare l’argomento una volta per tutte.
Al di là delle autorizzazioni già concesse, smentiamo quanto affermato da Garbi, visto che l’impianto è ben lungi dall’essere completato e, viste le molteplici questioni legali, merita ancora approfondite discussioni.



Sul cantiere, praticamente fermo, pende la decisione del Tar del prossimo 7 dicembre, con un abuso edilizio che si fa sempre più concreto.
Noi ci auguriamo che all’interno delle primarie del Centro Sinistra l’argomento dell’inceneritore sia presente e sia discusso perché di questo c’è bisogno.
Un impianto acceso funziona almeno 30 anni e ci pare francamente una prospettiva delirante.
Ci dobbiamo pensare ora, finché siamo in tempo, meglio farlo sfumare, che fumare.
Non vogliamo vedere il film già visto di inceneritori venduti ai cittadini come perfette ed innocue macchine per far sparire i rifiuti che poi vengono puntualmente chiusi dalle procure di tutta Italia per aver avvelenato i territori circostanti.
Com’è accaduto a Pietrasanta, a Melfi e a Pisa, solo per citare gli ultimissimi casi disastrosi.
Pensiamo anche le primarie servano anche a sentire il polso dei votanti del centro sinistra.
Noi siamo convinti che anche i cittadini che rappresentano la base del PD abbiano capito come stiano le cose ed abbiano scelto di stare dalla parte di se stessi, dicendo no al forno.
Non solo: ribadiamo ancora una volta che la posizione del PD parmense è un’anomalia tutta nostrana.
A Reggio lo stesso partito è contro l'inceneritore, a Lucca idem, a livello nazionale gli inceneritori sono considerati dai democratici una gestione sorpassata dei tempi e dall'Europa.
Le primarie inoltre non sono monopolio del PD ma dovrebbero permettere a tutto il popolo del centro sinistra di esprimersi e di questo popolo noi abbiamo fiducia.
Siamo infatti convinti che le primarie serviranno a far emergere anche i candidati che si sono dichiarati per una gestione dei rifiuti corretta e di salvaguardia della salute: come ad esempio Simone Rossi, che finalmente potrà confrontare queste sue tesi con gli altri candidati, alla pari.
Siamo sicuri che non sarà il solo a battersi per la salute di Parma, ma se anche lo fosse siamo convinti che i parmigiani che tifano centro sinistra non faranno mancare il loro voto a chi sta dalla loro parte, contro tutti i poteri forti e le logiche autolesioniste.
Persino Iren ora afferma che a Reggio Emilia, considerato l'alto tasso di differenziata, l'inceneritore non è necessario. Una beffa, visto che Parma è ancora più virtuosa, ma l'impianto ce lo vogliono costruire lo stesso.
Queste iperboli non possono rimanere nascoste, lo devono sapere tutti i cittadini come stanno le cose, nella realtà.
Come siamo sicuri che gli industriali che orbitano attorno a Ugozzolo non si faranno sfuggire questa occasione delle primarie per rimarcare i danni che le loro aziende, ed i loro lavoratori, subirebbero se il progetto proseguisse ancora. Danni economici per le ricadute in termini di immagine e di vendite, danni biologici perché dal camino sgorgheranno non pochi inquinanti, che saranno sparsi massicciamente a 1,5 km di distanza.
La nostra associazione non si ferma però ad un no al forno senza fornire risposte concrete, realizzabili, sicure.
Sul tavolo del comune di Parma, come su quello di Iren, è ferma una proposta della multinazionale olandese van Gansewinkel, che si offre come partner per accompagnare Parma fuori dalla logica inceneritorista, portandola verso il futuro, che si chiama riciclo totale della materia.
Ci pare che Garbi oggi abbia tanto parlato di dialogo e di apertura, ma quando si è trattato di dimostrarlo nei fatti, si sia rintanato di nuovo nelle logiche di apparato, che lasciano davvero poco spazio alle rivendicazioni dalla gente, alla voglia di aria pulita, dentro e fuori i palazzi.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 14 novembre 2011

-23 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+532 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Mancherebbero 174 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

Nessun commento:

Posta un commento