Dal 19 al 27 novembre grande mobilitazione in tutta Europa
Quanto è disposta a impegnarsi la grande distribuzione per ridurre la produzione di rifiuti?
Magari con un taglio agli imballaggi che si possono evitare e la vendita di prodotti a basso impatto?
La campagna Porta la Sporta, Italia Nostra e Adiconsum, lanciano una proposta alla Gdo, una svolta definitiva verso la sostenibilità, adottando i modelli di consumo meno spreconi e impattanti per l'ambiente delle due iniziative “Meno plastica per tutti” e “Mettila in rete”.
La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti è arrivata alla terza edizione.
La migliore gestione dei rifiuti consiste nel non generarli, perché i benefici in termini di mancata estrazione di risorse, consumo energetico, emissioni di gas serra, superano perfino i vantaggi del riciclo.
La grande distribuzione può fare grandi cose in campo ambientale, potendo influenzare il mondo della produzione a monte, e agire direttamente sui prodotti a marchio proprio.
Ma i grandi supermercati hanno anche un rapporto diretto con i consumatori e si trovano in una posizione privilegiata per trasmetter loro valori ambientali fondamentali al cambiamento.
Nel 2010 una prima proposta di promozione della borsa riutilizzabile raccolse l'adesione di 19 gruppi della grande distribuzione.
La ricetta 2011 è sviluppata in 7 punti concreti, che se adottati dalla Gdo, costituirebbero un significativo passo avanti verso la sostenibilità.
Ecco le sette azioni per ridurre dei rifiuti subito.
1) Ridurre drasticamente il consumo di sacchetti di plastica nei reparti ortofrutta, sostituendoli con il retino riutilizzabile, proposto con l'iniziativa “Mettila in rete”.
2) Inserire nell'offerta attuale di spazzolini un modello con testine intercambiabili, con ricariche in confezione a parte, sollecitando al tempo stesso tutte le marche ad adottare questa modalità produttiva.
3) Ridurre l'esagerato imballaggio nei reparti di gastronomia. Per i formaggi si può utilizzare solamente la pellicola trasparente, eliminando i vassoietti che, una volta aperta la confezione, vengono buttati via, generando ingenti quantità di rifiuti.
4) Chiedere ai fornitori di eliminare i doppi imballaggi, come le confezioni di cartoncino che contengono dentifrici o altri prodotti di detergenza per il corpo e gli imballaggi secondari come ad esempio l'involucro che avvolge le due confezioni di caffè singole.
5) Sostituire gli imballaggi in poliaccoppiato, iniziando dalle marche del gruppo, con imballaggi in monomateriale riciclabili, riducendo così la percentuale di rifiuto indifferenziato che maggiormente incide e determina i costi di smaltimento. In questa direzione si sta muovendo Barilla, che ha adottato in una nuova linea di biscotti un involucro monomateriale in polipropilene;
6) In tutti i punti vendita proporre un ampio assortimento di prodotti per la detergenza del corpo e della casa acquistabili alla spina o in formati concentrati;
7) Fare una regolare comunicazione per valorizzare le politiche ambientali intraprese. Le iniziative che richiedono la partecipazione dei consumatori devono essere accompagnate da una comunicazione a lungo termine con il supporto di sistemi premianti. Andrebbero attivati allo scopo tutti gli strumenti di comunicazione e di fidelizzazione che le insegne hanno a disposizione. Dal sito web, alla newsletter, alla comunicazione nel punto vendita tramite cartellonistica e passaggio di spot audio.
Lanciata la proposta, stanno arrivando le prime adesioni.
L'Iper Leclerc-Conad di Terni, in collaborazione con Ecologicpoint e il patrocinio del Comune, partirà con una sperimentazione di alcuni mesi per sostituire i sacchetti dell'ortofrutta con retini riutilizzabili.
Il Gruppo Gabrielli testerà il retino riutilizzabile, in collaborazione con il Comune di Vasto, nel punto vendita locale Maxi Tigre. I volontari delle associazioni locali di Legambiente e Arci si occuperanno di sensibilizzare i clienti dentro e fuori al punto vendita.
E a Parma, quali sono le iniziative che possiamo mettere in campo per ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti?
I supermercati, anche da noi, possono fare la differenza.
Non mancheremo di segnalare le adesioni locali, in modo da sollecitare i consumatori a premiare quei punti vendita che dimostrano sensibilità sui temi ambientali, un argomento che tocca tutti noi, visto che è dalla qualità dell'ambiente che dipende la salute di un territorio e dei suoi abitanti.
Da parte nostra mettiamo a disposizione tutto il sostegno necessario nella campagna informativa e nel supportare i punti vendita che adotteranno i 7 punti.
Buona riduzione a tutti!
I contatti per avere tutte le informazioni necessarie.
Porta la Sporta -Associazione Comuni Virtuosi
redazione@portalasporta.it
http://www.portalasporta.it/
http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 16 novembre 2011
-21 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+534 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Mancherebbero 172 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
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