giovedì 10 novembre 2011

L'obiettivo resta la salute

The Untouchables e l'affaire inceneritore

Per una volta ci troviamo d’accordo col presidente della Provincia Bernazzoli, per quanto riguarda lo spinoso caso dell’inceneritore di Ugozzolo.
Anche noi abbiamo completa e totale fiducia nella magistratura confidando che si faccia piena luce sulle diverse ombre che si allungano come fantasmi sul contestatissimo progetto di gestione rifiuti adottato dalla Provincia di Parma nel 2008.



Molteplici sono gli esposti depositati alla procura dagli avvocati Allegri e De Angelis e da GCR oltre che dall'ingegner Cavalca.
Le segnalazioni riguardano l’affidamento dell’inceneritore ad Enia da parte di ATO, che pur si dichiara allo stesso incompetente a farlo, la gara per le opere civili da 43 milioni di euro a cui si presentò come unico concorrente la cooperativa CCC di Bologna, la proprietà della rete di teleriscaldamento di cui pare non vi sia traccia nei registri comunali (di chi è la rete? del Comune? di Iren? Quanto paga l’azienda privata Iren al comune per l’utilizzo del suolo pubblico?), l’affidamento a Iren, in via esclusiva e senza gara pubblica, delle fasi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti e di quelle di trattamento, recupero e riciclaggio, la mancanza di titolo edilizio al cantiere, su questo ultimo fatto il 7 dicembre ci sarà la decisione del TAR.
La lista è lunga e complessa. Gli uomini della Guardia di Finanza e dalla Procura avranno pane per il loro denti, quando cercheranno di sbrogliare l'intricata matassa.
Il nostro obiettivo finale, comunque, rimane quello di realizzare a Parma una gestione corretta dei rifiuti, che salvaguardi territorio e persone.
Preferiremmo che a vincere fossero valori propositivi e non chiudere questa vicenda come nel film “Gli Intoccabili”, dove i paladini della giustizia riescono ad incastrare il pluriomicida Al Capone per una banale questione di evasione fiscale.
A Gcr interessa andare oltre quella che sarà l’eventuale chiusura del cantiere.
Per questo motivo andiamo sostenendo da mesi la necessità di valutare il progetto di van Gansewinkel, che prevede la riconversione del PAI di Parma (il cantiere di Ugozzolo) in un'area dove gestire tutti gli scarti in modo meccanico e a freddo, dove realizzare un compostaggio ad hoc per produrre concime utile alle nostre terre, dove gli scarti plastici sono portati a nuova vita tramite estrusione, evitando di bruciarli, perdendoli per sempre e nel mentre emettendo veleni nell'aria, un futuro a portata di mano, dove i cittadini che fanno una buona raccolta differenziata vengono premiati con tariffe che scendono con l'aumentare della virtù.
Il gestore dei servizi ambientali che vogliamo per la nostra provincia deve basare il suo business sulla massimizzazione del recupero della materia.
Che sia una multiutility olandese o la stessa Iren per noi non fa alcuna differenza.
Nel film “Novecento” i 2 rivali, ormai parecchio su d'età, si ritrovano e riprendono a litigare, senza ricordarsi nemmeno più il motivo. Noi invece preferiamo la concretezza, le tinte nette, di qua o di là, mantenendo le porte sempre aperte a nuove collaborazioni, senza improduttivi sguardi al passato.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 10 novembre 2011

-27 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+528 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Mancherebbero 178 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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