lettera aperta a iren
Gent.ma
Selina Xerra - Responsabile Relazioni Esterne - Iren Ambiente Spa
e p.c.
Andrea Viero - Direttore Generale Iren
Roberto Paterlini - Direttore Generale Iren Ambiente
Stampa locale
Spett. Dott.ssa Xerra,
ci troviamo di nuovo a segnalare, per la 7a volta dall’8 agosto 2010, la cattiva gestione dei rifiuti prodotti dalle attività commerciali ed in particolare dagli ortofrutta.
Piazzale San Bartolomeo sta diventando l’emblema di questo pessimo modo di gestire i nostri scarti e l’assoluta mancanza di azioni correttive e di repliche da parte di Comune di Parma ed Iren ci porta a rivolgerci a Lei, che delle relazioni con il pubblico è la responsabile, per ottenere se non altro un chiarimento.
Le foto che alleghiamo sono state scattate sabato 12 novembre in vicolo Sant’Alessandro, a pochi passi da piazzale San Bartolomeo e dimostrano inequivocabilmente che l’accordo sottoscritto il 19 ottobre 2010, e annunciato dall’ex-assessore all'ambiente del Comune di Parma Cristina Sassi, sia stato completamente disatteso e che materiali preziosi come il cartone, il legno e la plastica vengano inesorabilmente avviati allo smaltimento/incenerimento, causando inutili costi per la collettività e mancati introiti al comune per mancato pagamento dei materiali da parte del Conai.
Le segnalazioni alla stampa locale sono state ripetute il 31 ottobre 2010, il 18 novembre 2010, il 5 febbraio 2011, il 20 febbraio 2011 e il 14 agosto 2011, senza che suscitassero il benché minimo cenno di risposta né una spiegazione plausibile.
Ricordiamo che nel preventivo 2010 di ATO, l'agenzia che dirige la gestione dei rifiuti in provincia, il servizio di raccolta cassette ortofrutta prevedeva a favore di Iren 63.956,23 euro, facendo intendere che non si tratti di un servizio facoltativo, ma di una prestazione per la quale Iren beneficia di un corrispettivo.
Riteniamo che certe inefficienze non siano più tollerabili, sia per motivi economici sia per l’obbligo etico di avviare al recupero più materiali possibili, riducendo al minimo gli effetti nocivi derivanti dallo smaltimento ed incenerimento di preziose materie prime come quelle sprecate oggi con questa pratiche scorrette.
Sarebbe peraltro molto semplice predisporre roll-containers per la raccolta separata degli imballaggi, mettendo così in grado gli operatori commerciali di conferire in modo corretto oggetti che altrimenti vengono per forza di cose introdotti impropriamente nei cassonetti dell’indifferenziato.
Quello che chiediamo come cittadini è che Iren adotti un approccio dedicato alle diverse categorie di utenti con cui si rapporta, predisponendo piani di raccolta personalizzati alle diverse esigenze. Privati cittadini, attività commerciali, amministratori di condominio, pubblica amministrazione, non possono essere affrontati allo stesso modo da un moderno gestore di servizi ambientali.
Vogliamo sperare che San Bartolomeo smetta di essere quell’emblema di inefficienza, inadeguatezza e mancato ascolto che finora ha rappresentato per la nostra città.
Cordiali saluti,
Gabriele Folli
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 12 novembre 2011
-25 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+530 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Mancherebbero 176 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
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