venerdì 20 aprile 2012

Ambiente inquinato e tumori infantili. La correlazione c'è


di Silvia Ghirardi

http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_19/tumori-2004150692030.shtml

Parla Alberto Arrighini, responsabile pronto soccorso pediatrico: “Assistiamo a 30 nuovi casi l'anno, in aumento quelli sotto l'anno di vita”.



“I tumori infantili a Brescia non sono in diminuzione”. Alberto Arrighini è il responsabile del Pronto Soccorso pediatrico agli Spedali Civili di Brescia. Se secondo il medico è ancora presto per capire se quest’anno c’è stato un aumento dei casi rispetto al 2011 (l’anno scorso a Brescia si è registrato un incremento dell’8% dei carcinomi infantili sul 2010), è certo che non si possa parlare di una regressione del fenomeno. “Tra città e provincia assistiamo a 25/30 nuovi casi l’anno” afferma Arrighini a margine dell’incontro “Ambiente, salute, qualità della vita a Brescia” organizzato a palazzo San Paolo da Azione Cattolica. “Il rapporto tra tumore e ambiente c’è. Ad aumentare sono soprattutto i tumori nel primo anno d’età e non si può dare certo la colpa a sbagliati stili di vita.

Quindi qualcosa deve essere accaduto durante la gravidanza – sottolinea il pediatra -. L’ambiente interagisce con il corredo genetico delle persone”.
Sul versante della salute respiratoria, Arrighini conferma l’incremento a Brescia, rispetto a qualche anno fa, di bambini che presentano malattie allergiche. “Molti studi hanno ormai evidenziato la correlazione tra questi disturbi e inquinanti ambientali”.
“Per sperare di invertire queste tendenze – conclude - è necessario ridurre il più possibile le fonti di inquinamento che derivano soprattutto dal traffico veicolare e dagli impianti industriali”.
Presenti all’incontro anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, Paola Vilardi e l’ingegnere ambientale Andrea Re.

A Brescia, una delle città più inquinate d'Italia, da oltre 10 anni è in funzione il più grande inceneritore d'Europa. C'è chi ancora si vanta di questo record e ancora c'è chi ricorda con orgoglio che l'impianto era stato indicato come il migliore al mondo (peccato che la giuria fosse composta anche dai costruttori stessi).
Brescia è un monito per tutte le città italiane. Differenziata inchiodata al 40%, l'inceneritore da sempre affamato di rifiuti, che li fa a scovare anche all'estero in Svizzera, perché i rifiuti oltre a pane per i denti dell'impianto, sono monete sonanti per tutti, a partire dalla società A2A che ha soci i comuni di Milano e Brescia in particolare.
Oggi si comincia ad infrangere il muro di silenzio che fino a ieri impediva di fatto di poter criticare certe scelte, come gestire i rifiuti con l'incenerimento. Finalmente anche gruppi al di fuori dei soliti noti, questa volta Azione Cattolica (non proprio dei pirati), si fanno coinvolgere dalla discussione e dall'approfondimento.
Bruciare materiali eterogenei è la nuova pestilenza del secondo millennio, è la follia riveduta e corretta dell'amianto. La pianura padana è un catino chiuso, a nord le Alpi, a sud gli Appennini, l'aria stabile e infetta permane ed è l'unica a nostra disposizione.
Bruciare materiali all'interno del catino è come bruciare plastica in una stanza chiusa.
Una follia moderna, un autolesionismo di cui oggi si comincia a pagare pegno.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 20 aprile 2012

Sono passati
690 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
16 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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