giovedì 19 aprile 2012

I No al forno e i partiti politici della città


Nella sua lunga storia (2006-2012) Gcr si è sempre mantenuto fuori dai partiti, rimanendo neutrale agli schieramenti, appoggiando solamente i fatti positivi alla causa, da qualunque parte provenissero, subendone anche le conseguenze negative.
A noi piacciono i colori netti, bianco, nero, e ci innervosiscono i grigi, quelle tinte smorzate che assomigliano agli ignavi, ne carne ne pesce, di dantesca memoria.



Se ripercorriamo con la memoria le tappe dell'associazione possiamo dire che sono stati pochi i partiti politici che hanno sempre condiviso la nostra posizione sul forno, cercando con le loro forze di opporsi al lento avanzare del progetto.
I sostenitori di Rifondazione Comunista si sono messi da anni di traverso in modo netto al progetto ed  in Provincia anche questa decisione ha portato alle dimissioni ed all'uscita dalla maggioranza, un gesto coraggioso e unico nel panorama parmigiano.
Il partito della Lega Nord ha presentato negli anni diverse interrogazioni regionali ed anche ordini del giorno a livello locale, mettendo in evidenza la scelta assurda e contro gli interessi locali che questo progetto porta con sé.

I consiglieri provinciali Massimiliano Cavatorta, Giovanni Battista Tombolato e Pier Angelo Ablondi, hanno presentato lo scorso 22 gennaio un ordine del giorno sull'inceneritore di Parma, dal titolo “Smaltimento rifiuti con impianti di trattamento a freddo”. Nel testo alcune importanti considerazioni sul tema rifiuti. La sua dannosità causata dalla emissione di polveri ultrafini e nanopolveri, i filtri che non riescono a trattenere fumi al di sotto di una certe dimensione.
Il Movimento 5 Stelle, che nel 2006 ancora non esisteva come forza politica, ha costituito il nucleo fondante di Gcr. Dagli amici di Beppe Grillo scaturì la scintilla che diede vita al gruppo e gli fece muovere i primi passi.
Oggi che si avvicina il traguardo delle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale, e della carica di sindaco, le posizioni contrarie al progetto di Ugozzolo si sono infittite.
Si sono dichiarati contrari alla gestione a caldo dei rifiuti Rifondazione Comunista, Parma Bene Comune, il Movimento 5 Stelle, il Partito Comunista dei Lavoratori, Siamo Voi – Buongiorno Italia, Lega Nord, La Destra.
A favore del forno Civiltà Parmigiana, il Pd, il Pdl, i Socialisti, Cantiere Popolare, l'Udc, Parma Moderata Libera e Solidale, Altra Politica, Consumatori e Pensionati, i Comunisti Italiani.
In posizione critica verso l'inceneritore, in attesa di capire da che parte si vogliono collocare, i sostenitori di Parma Unita.
In una posizione quantomeno curiosa invece Parma che cambia (SEL, I Mille, I Verdi) che dopo essersi dichiarati contrari al forno in modo netto non hanno esitato ad appoggiare il padre di questo inceneritore.
Da questa lettura si capisce che il blocco dei partiti tradizionali, legati a vecchi schemi politici, che scelgono sulla base delle opportunità e non sulla base del merito, sono a favore del forno.
Ecco una tabella che colloca da una parte il nuovo e dall'altra parte il vecchio.
Una cartina di tornasole, una lettura dell'arco costituzionale originale e interessante.
Utile anche a riflettere in vista dell'appuntamento elettorale del 6 maggio.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 19 aprile 2012

Sono passati
689 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
17 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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