venerdì 16 novembre 2012

Chemin de force


Cosa ci porta Babbo Provincia?

Iren corre per chiudere la partita inceneritore di Parma ed avviare la macchina all'inizio del 2013.
Fedele compagno di Iren la Provincia di Parma che chiede alla Conferenza dei Servizi di sbrigare la pratica dell'autorizzazione in 2 giorni lavorativi.
La stessa Provincia che nicchia e risponde con la velocità del bradipo quando il Comune di Parma chiede lumi sulla pratica rifiuti.
Tutti trafelati per dribblare il 30 novembre, quando il tribunale del riesame dirà la sua sul ricorso del procuratore La Guardia al rifiuto del Gip di sequestrare il camino dei misteri.
La Provincia, nei suoi ultimi giorni di esistenza per come fin qui l'abbiamo conosciuta vuole mettere il sigillo a questa storia infinita, nata male e proseguita peggio.
Ci vuole fare il regalo di Natale.



Contro il volere della popolazione di Parma, alla quale è stato negato il referendum da tutto il consiglio comunale della scorsa legislatura, contro le prospettive di sviluppo della raccolta differenziata, contro l'indirizzo ormai chiaro della Comunità Europea, che vede nel 2020 il termine ultimo oltre il quale sarà vietato bruciare.

Si vuole dar fuoco alle polveri, eppure tante zone buie rimangono intatte.
Non conosciamo le tariffe che saranno applicate ai cittadini, ma sappiamo già che il risparmio era solo un spot, pagato tra l'altro da noi, a favore del progetto di Ugozzolo.
Non conosciamo il piano economico finanziario dell'inceneritore, ma dalle poche slide si è capito che brucerà sempre la stessa quantità di rifiuti, con tanti saluti alla raccolta differenziata spinta.
Non conosciamo il motivo per cui non sono state presentate anche alternative a freddo per la gestione dei rifiuti, le stesse che Reggio Emilia sta implementando dopo la chiusura definitiva dell'inceneritore locale.
Non conosciamo la procedura di collaudo visto che la Provincia si rifiuta di far entrare nella commissione un componente del comune di Parma, tanto, dice Castellani, tutto procede benissimo, e noi ci dobbiamo fidare ciecamente.
Non conosciamo la procedura di controllo delle emissioni e soprattutto se ci sarà un organo terzo che possa garantire i cittadini verso i rischi che i dati siano taroccati come già capitato in tante altre realtà del Paese, ultima della serie la nube tossica dell'inceneritore di Brescia (agosto 2012).
Che onore per la Provincia, per Bernazzoli e Castellani in particolare, essere ricordati per coloro che regalarono a Parma, per il Natale del 2012, l'inceneritore dei veleni.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 16 novembre 2012

Sono passati
44
Giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren
84
Giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani
900
Giorni dalla richiesta del piano economico finanziario dell'inceneritore
194
Giorni dalla data prevista di accensione dell'inceneritore di Parma
179
Giorni dal voto amministrativo che ha fatto vincere il no all'inceneritore


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