lunedì 3 dicembre 2012

Il sacco (nero) di Parma


Il mattino dopo sono andato in ufficio, in sala di attesa, un giovane prendeva il caffè alla macchinetta.
Dopo averlo finito, ha guardato con attenzione i contenitori per decidere il destino del suo bicchierino di plastica: giallo o blu?
Con scioltezza ha poi scelto quello blu.



Tornato a casa, ho cominciato a scrivere.
Non siamo dispensati dal rispetto delle regole ambientali solo perché siamo in ritardo, o abbiamo degli impegni, o siamo molto indaffarati.
Se abbiamo imparato a mandare un sms, se siamo riusciti a spedire con il bluetooth, se sappiamo andare su internet e su facebook, youtube, twitter, allora possiamo anche imparare a gestire i nostri rifiuti in maniera intelligente.
Non è difficile.
Non lo è per una società educata a questo, una società che ha piacere a farlo.
Non lo è se ci sono istituzioni che guidano la società in questa direzione.
Un ente locale come il comune deve creare una cultura ecologica.
Deve istruire tutti alla raccolta differenziata e alla riduzione dei rifiuti.
Deve fare ogni possibile sforzo per educare alla produzione intelligente dei rifiuti i cittadini, ma anche le attività commerciali.
I cinema che i bar, le gelaterie, le pizzerie, i supermercati, devono avere gli strumenti per ridurre i rifiuti e dovrebbero comunque essere obbligati a ridurre al massimo la produzione di rifiuti e fare la raccolta differenziata spinta.
Le regole arrivano dalle istituzioni, ma la gente deve collaborare.
Ridurre gli imballaggi, utilizzare contenitori riutilizzabili e completamente riciclabili, riprogettare, tutto questo rappresenta la direzione verso cui andare.
Nei parchi, davanti alle scuole, nei punti di passaggio, ci devono si essere cestini multicolore per permettere alla gente di differenziare in strada tutto quello che ci si ritrova in mano nella normale quotidianità.
E i cittadini devono essere portati a fare buon uso degli strumenti che vengono messi a disposizione.
Le regole del rispetto dell’ambiente in cui viviamo, il rispetto del prossimo e il rispetto delle prossime generazioni, riguardano tutti.
Non possiamo pensare di riuscire a fare una raccolta totale differenziata se non partecipiamo tutti a questo progetto.
Anche in questa ottica l'inceneritore è davvero inutile e antiecomico, un obsoleto arnese del passato remoto.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 3 dicembre 2012

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