Il mattino dopo sono andato
in ufficio, in sala di attesa, un giovane prendeva il caffè alla
macchinetta.
Dopo averlo finito, ha
guardato con attenzione i contenitori per decidere il destino del suo
bicchierino di plastica: giallo o blu?
Con scioltezza ha poi scelto
quello blu.
Tornato a casa, ho
cominciato a scrivere.
Non siamo dispensati dal
rispetto delle regole ambientali solo perché siamo in ritardo, o
abbiamo degli impegni, o siamo molto indaffarati.
Se abbiamo imparato a
mandare un sms, se siamo riusciti a spedire con il bluetooth, se
sappiamo andare su internet e su facebook, youtube, twitter, allora
possiamo anche imparare a gestire i nostri rifiuti in maniera
intelligente.
Non è difficile.
Non lo è per una società
educata a questo, una società che ha piacere a farlo.
Non lo è se ci sono
istituzioni che guidano la società in questa direzione.
Un ente locale come il
comune deve creare una cultura ecologica.
Deve istruire tutti alla
raccolta differenziata e alla riduzione dei rifiuti.
Deve fare ogni possibile
sforzo per educare alla produzione intelligente dei rifiuti i
cittadini, ma anche le attività commerciali.
I cinema che i bar, le
gelaterie, le pizzerie, i supermercati, devono avere gli strumenti
per ridurre i rifiuti e dovrebbero comunque essere obbligati a
ridurre al massimo la produzione di rifiuti e fare la raccolta
differenziata spinta.
Le regole arrivano dalle
istituzioni, ma la gente deve collaborare.
Ridurre gli imballaggi,
utilizzare contenitori riutilizzabili e completamente riciclabili,
riprogettare, tutto questo rappresenta la direzione verso cui andare.
Nei parchi, davanti alle
scuole, nei punti di passaggio, ci devono si essere cestini
multicolore per permettere alla gente di differenziare in strada
tutto quello che ci si ritrova in mano nella normale quotidianità.
E i cittadini devono essere
portati a fare buon uso degli strumenti che vengono messi a
disposizione.
Le regole del rispetto
dell’ambiente in cui viviamo, il rispetto del prossimo e il
rispetto delle prossime generazioni, riguardano tutti.
Non possiamo pensare di
riuscire a fare una raccolta totale differenziata se non partecipiamo
tutti a questo progetto.
Anche in questa ottica
l'inceneritore è davvero inutile e antiecomico, un obsoleto arnese
del passato remoto.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
3 dicembre 2012
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