mercoledì 26 dicembre 2012

L'augurio di Natale del vescovo: io che ne so?

Sul giornale degli industriali il vescovo di Parma Solmi risponde a Gcr ed al suo appello alla mobilitazione.
Il suo augurio di Natale è l'ennesima fuga dal merito, l'ennesimo silenzio su un tema scomodo. L'inceneritore è a favore o contro il creato?



Sostiene il prelato: noi ci impegniamo già a fondo nella diffusione della raccolta differenziata, sull'inceneritore non ne sappiamo nulla e lasciamo ai tecnici la decisione se fa bene o se fa male.
Nessuna presa di posizione sul fatto che gli inceneritori sostengono in modello di sviluppo basato sulla distruzione delle materie prime, sullo spreco dei doni che madre terra ci offre ormai sempre più in misura inferiore.
Per la Chiesa di Parma approfondire, analizzare, studiare il tema per capire dove stia la ragione non ha alcuna importanza.
Eppure è la stessa chiesa che entra eccome e nel merito su altre tematiche anche tecniche, approfondendo eccome le materie oggetto di disputa.

Ma a Parma la Chiesa ha preso a braccetto il Comune e Iren e con loro percorre certe strade, condivide una certa idea di Creato.
Il silenzio del vescovo sull'inceneritore è uno schiaffo a quei cristiani che si impegnano ogni giorno per fare vincere l'ambiente pulito, il rispetto della natura e delle persone, la difesa della salute dagli attacchi che una certa idea di profitto senza regole e confini.
Noi abbiamo scelto da quale parte schierarci.
Anche il vescovo Solmi.
Buona vigilia.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse
Parma, 24 dicembre 2012

Nei giorni scorsi i «no termo» le hanno fatto avere una lettera-appello chiedendo un suo intervento contro l’inceneritore. Cosa risponde?«La Chiesa di Parma si è espressa già lo scorso anno, in luglio, e oggi ribadisco quella posizione, che vorrei ricordare: «La Chiesa di Parma, in linea con il magistero pontificio e conformemente alla dottrina sociale cristiana, ha molto a cuore il Creato e la sua salvaguardia, e stimola continuamente a un’attenta e libera educazione alla conoscenza e tutela della natura e dell’ambiente. Attestano tale sensibilità le numerose iniziative in atto in parrocchie, gruppi, associazioni, come quelle che in questo tempo vedono impegnati sacerdoti e animatori in centri estivi e campeggi, a diretto contatto con la natura. Anche solo tale generosa opera, compiuta in modo silenzioso ma proficuo, indica una scelta esplicita e un interesse alto per l’ambiente e il Creato. Si ribadisce altresì che valutazioni di carattere scientifico circa la nocività dell’inceneritore, oggetto di confronto tra esperti, non sono di diretta competenza della autorità ecclesiastica alla quale invece sta a cuore richiamare i criteri e i valori a cui fare riferimento e più volte espressi, così pure la preoccupazione per la salute di tutti, in particolare dei più piccoli e delle generazioni future. Auspicando un dibattito serio e sereno si sottolinea ulteriormente che è responsabilità dei laici cristiani intervenire con scienza e coscienza sui temi in questione, assumendosi con acuto discernimento le proprie responsabilità e potendo contare sempre sull’ascolto e sul confronto con la Chiesa di Parma e il suo Vescovo. Cosa che è avvenuta in più occasioni». Ritengo, inoltre, che ci sia sempre la possibilità di intervenire in modo garbato, corretto e rispettoso, per questo dico anche più vero, per affrontare ogni questione, anche le più gravi. Le espressioni che toccano anche la mia persona non le commento e giudico, caso mai lascio ad altri, ai lettori, di farlo».

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