Questa
volta tocca al centrosinistra veneto stoppare gli impianti
Il Consiglio regionale ha
congelato l'inceneritore di Ca' del Bue che sembrava dover avviare la
costruzione della nuova linea.
Ieri con l'aiuto dei
consiglieri del Pdl la minoranza di centrosinistra ha incassato la
vittoria.
La moratoria agli
inceneritori era stata chiesta dai consiglieri del Pd Franco
Bonfante, Roberto Fasoli, Laura Puppato e Stefano Fracasso.
I consiglieri “invitiamo
il sindaco di Verona e Agsm a rivedere il progetto affinché Ca' del
Bue diventi un centro per il recupero e il riciclaggio dei rifiuti”.
Insomma quello che il Pd a
Parma sostiene irrealizzabile e ancora prematuro, in Veneto viene
dallo stesso partito portato come arma di lotta all'interno del
consiglio regionale.
Dal Pdl però, i veronesi
Davide Bendinelli e Giancarlo Conta motivano il sostegno
all'emendamento del Pd spiegando che la “moratoria ci darà il
tempo per studiare e predisporre un piano di rilancio per l'impianto
di Ca' del Bue. Le potenzialità per farne un punto di riferimento
regionale ci sono tutte, ma serve un approfondimento”. E
aggiungono: “Rispetto all'ultimo piano sui rifiuti risalente a 10
anni fa, il quadro è cambiato. Quello che andava bene allora,
potrebbe non andare più bene adesso”.
E anche l'Udc locale la
pensa esattamente all'opposto dell'Udc parmigiana. Stefano
Valdegamberi: “Finalmente si blocca un investimento che da tempo
ritengo inutile e costoso. Se fossi stato ascoltato forse avremmo
potuto affrontare oggi con maggiore serenità l'argomento, senza
rischiare richieste risarcitorie per eventuali danni”.
Infine Piazza Pulita, il
movimento contro l'inceneritore, esulta Daniele Nottegar: “Finalmente
si potranno riconsiderare le alternative all'incenerimento
completamente ignorate da chi fino ad ora si è occupato di Ca' del
bue”.
Tratto da L'Arena (articolo
di Giorgia Cozzolino)
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
29 dicembre 2012
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