Il
collaudo re di denari e la Casa dai vetri fumé
18 mila più 18 mila più 19
mila 500 uguale 55 mila 500.
Che in lire sono cento
milioni diviso tre, gli incaricati di collaudare il forno.
Stefano Consonni, Ettore
Sassi, Giulio Burchi sono i destinatari dello stanziamento della
Provincia di Parma.
Incarico professionale, ai
sensi degli artt. 90,91 del comma 2bis dell'art. 120 del D.Lgs e
s.m.i., per la partecipazione alla Commissione di collaudo in corso
d'opera per il Polo Ambientale Integrato di Parma (PAIP).
I repertori sono il 14090,
il 14091, il 14122.
Gli atti di affidamento sono
delle determine dirigenziali del 15 giugno e del 9 luglio (n. 1190)
con scadenza prevista il 31 marzo 2013.
In attesa inutile del gesto
di trasparenza che non arriverà mai abbiamo fatto da soli.
I compensi per collaudare
Ugozzolo sono ora nero su bianco, almeno le cifre.
Niente male per una
commissione che si è riunita 3 volte 3 e, a detta di Castellani,
assessore ambientale della provincia, non ha riscontrato particolari
problematiche.
Il conto lo paga la
Provincia, che poi chiede rimborso a Iren, che poi chiede rimborso a
noi.
Come? Con le tariffe dei
rifiuti, ovviamente.
Ma la chicca è anche la
trasparenza della Provincia, il suo presidente Bernazzoli che in
campagna elettorale, appena prima della stangata di maggio, indicava
il Comune come prossima casa di vetro.
Fossimo in lui cominceremmo
col dare l'esempio con la Provincia.
Sul cui sito non c'è
traccia dei testi completi delle decisioni prese.
La Casa di vetro di
Bernazzoli ha i vetri fumé.
I documenti integrali
rimangono on line e scaricabili una manciata di giorni, poi cala il
sipario e rimangono solo i titoli: se li riesci a trovare.
Ma perché rendere oscuri i
documenti che sono atti pubblici?
Perché i cittadini non
devono vedere tutto ciò che fa l'ente locale?
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
3 gennaio 2013
Nessun commento:
Posta un commento