domenica 30 dicembre 2012

Collaudo? No, tu no!


L'inspiegabile chiusura della Provincia di Parma fa pensar male

Ancora un no della Provincia a far sedere nella commissione di collaudo dell'inceneritore un rappresentante del Comune. L'ultimo stop porta la data del 20 dicembre, la firma di Giancarlo Castellani, il sigillo del “gatta ci cova”.
Che senso ha infatti respingere una rappresentanza del Comune dove sorge l'impianto?
Certo non aveva alcun senso già nel 2008 escludere la presenza di Parma nella commissione di collaudo.
Ora però che il Comune capoluogo, socio di Iren, rappresentante di 190 mila cittadini, produttore della metà dei rifiuti dell'intera Provincia, chiede di entrare nella commissione per osservare le procedure, davvero non si comprendono le motivazioni che inducono la Provincia a tenere la porta chiusa.
Ci sono motivi che non conosciamo?


Ci sono passaggi che la Provincia preferisce tenere coperti da segreto?
Come mai la richiesta dei verbali della commissione necessita di mesi e addirittura di accesso agli atti quando tutta la procedura del Paip dovrebbe essere a disposizione di tutti, senza ombre?
Nel 2011 la Provincia di Parma ha costituito la commissione di collaudo indicandone i membri.
I due componenti nominati dalla Provincia sono Giulio Burchi ed Ettore Sassi, mentre il membro indicato da Iren è Stefano Consonni.
Crediamo che sia doveroso da parte della Provincia comunicare a tutti i curricula dei componenti della commissione, come segno di trasparenza e di tranquillità.
E visto che tale organismo si è riunito fino ad oggi solo 2 volte non si comprende la difficoltà ad inserire nel gruppo anche un componente del Comune di Parma.
In campagna elettorale il candidato Bernazzoli spendeva la proposta di trasformare il Comune in una casa di vetro, accessibile e leggibile da tutti.
Ora ha una occasione per dimostrare ai cittadini che non erano solo parole.
Pubblichi i curricula dei componenti della commissione di collaudo.
Inserisca un rappresentante del Comune.
Due semplici mosse che dimostrerebbero ai cittadini che non ci sono zone d'ombra.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 30 dicembre 2012

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