venerdì 1 marzo 2013

Trancossi si dimette dal Cta dell'inceneritore di Parma


Ombre pesanti sulla gestione del Comitato di Controllo

Una corposa, grave lettera di dimissioni è stata inviata lo scorso 14 febbraio dal componente della Commissione Tecnico Amminitrativa del Paip, l'ingegner Michele Trancossi, rappresentante il comune di Colorno, a tutti i protagonisti del tavolo di controllo: Provincia, Comuni, gli altri membri della Cta.



Una lettera di dimissioni motivata da pesanti rilievi che affossano la bontà del lavoro della commissione stessa, accusata da Trancossi di essere costretta a correre verso l'accensione senza rispettare le prescrizioni.
Un vero e proprio terremoto che andrebbe valutato anche dalle autorità preposte per capire se le accuse portate dall'autorevole componente della commissione comportino anche reati e fatti di cui interessare la locale procura.
Trancossi non gira attorno ai problemi dalla commissione illustrando una



La scure dell'ingegnere cala direttamente sull'assessorato all'ambiente della Provincia, ritenuto inadeguato al compito ed addirittura restio al rispetto dell'impianto prescrittivo del Paip.



Viene denunciata una violazione palese delle prescrizioni che mette in dubbio che questo inceneritore stia nascendo secondo la ricetta licenziata nel 2008 dalla delibera provinciale 238.



E' evidente che a Parma Provincia e Iren vadano a braccetto in solerte sinergia di intenti.
“L'elemento centrale” scrive Trancossi “non è stato l'adempimento e il controllo delle prescrizioni costante ma la fretta di Iren di far partire l'impianto. Il risultato è che l'impianto è stato finito, Iren chiede di accenderlo, ma molte prescrizioni risultano ad oggi inattese”.
La corposa lettera di dimissioni mette poi in evidenza una serie di situazioni di inadempienza da parte della commissione che non fatto rispettare le indicazioni della delibera ma ha anche di fatto sorvolato sulle procedure non conformi.
Una fra tutte le gara per le Reti e le Infrastrutture, messa a bando da Iren prima che la commissione si insediasse e potesse valutarne i contenuti.
Di seguito la messa in evidenza del mancato rispetto di una lunga serie di prescrizioni deliberate nel 2008 dall'Autorizzazione Integrata Ambientale.
Come ad esempio il mancato rispetto della normativa regionale in materia di rendimento energetico, la mancata installazione di pannelli fotovoltaici, il mancato rispetto della normativa antisismica, il totale non rispetto delle prescrizioni per il cosiddetto boschetto mangiapolveri, nessuna predisposizione delle telecamere all'ingresso e uscita del Paip, non completamento della viabilità, mancata verifica della cassa di espansione, nessuna tariffa rifiuti agevolata è stata prevista per i comuni limitrofi, nessun protocollo di analisi merceologica dei rifiuti è stata presentata, nessuna documentazione sui contratti dei rifiuti speciali è stata presentata da Iren.
Oggi ci domandiamo seriamente cosa sia stato costruito a Ugozzolo.
E quali caratteristiche abbia questo impianto, ci par di capire cresciuto motu proprio senza che i controllori abbiano fatto fino in fondo il loro mestiere.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Nessun commento:

Posta un commento