Basta
finzioni, ricicliamo tutto il riciclabile
Iren deve cambiare, per
affrontare le sfide del futuro.
Abbiamo già illustrato
l'impostazione corretta della raccolta differenziata, sottolineando
l'importanza della frazione organica e l'allargamento della raccolta
della plastica a tutte le sostanze plastiche eterogenee, che possono
essere riciclate e quindi non sprecate, trasformandosi da costo a
guadagno.
La raccolta differenziata
non si limita a organico e plastica ovviamente.
E' necessaria mettere a
regime anche gli altri materiali.
E smetterla di fingere che
ci siano materiali non riciclabili. Tutto è riciclabile, ciò che
non lo è rappresenta un errore di progettazione, uno sbaglio della
fase produttiva. E gli errori vanno sanati.
Rendere ubiqua la raccolta
di carta e cartone, puntando molto anche sulle aziende.
La raccolta della carta è
già oggi molto avanzata, si tratta di renderla qualitativamente
ineccepibile e operativa in ogni luogo del nostro territorio ed in
ogni occasione, per non sprecare materia preziosa.
Ci sono altre frazioni di
materia importanti.
Come i tappi di plastica che
possono essere destinati a produzioni di qualità
Vestiti, calzature, abiti e
borse dismessi devono seguire la strada del riuso e poi del riciclo.
Parte importante del
processo sono i negozi, i supermercati, quei punti vendita dove è
alta la produzione di imballaggio e di scarti di produzione e di
commercializzazione.
Fontane in città e qualità
dell'acqua.
Scegliere l'acqua del
sindaco fa bene alla nostra salute e al nostro portafoglio, ma anche
a quello del Comune. Si azzera la produzione di rifiuto da
imballaggio, si beve acqua molto controllata (l'acqua dell'acquedotto
però deve migliorare le sue qualità con interventi importanti di
ristrutturazione).
Parchi cittadini.
Negli Stati Uniti la
differenziata si fa anche nei parchi, dove sono dislocati i
contenitori per l'organico, il multimateriale e il rifiuto residuo.
Gli spazi verdi sono un'ottima occasione per informare i cittadini e
portare la formazione utile alla comunità.
Deve passare un concetto
ancora purtroppo disatteso sia dal gestore che dai cittadini.
Smaltire rappresenta un
costo da ridurre e possibilmente da eliminare.
La strada corretta è la
riduzione, il riuso, il riciclo, e quello che ancora non è
recuperabile va tassato pesantemente per costringere le industrie a
modificare quell'oggetto di difficile o impossibile riciclaggio.
Il rifiuto, concetto
sconosciuto in natura, deve andare a zero anche tra gli uomini.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
8 agosto 2013
L'inceneritore
di
Parma
avrebbe
dovuto
accendersi
459
giorni
fa
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