giovedì 8 agosto 2013

I cambiamenti necessari

Basta finzioni, ricicliamo tutto il riciclabile

Iren deve cambiare, per affrontare le sfide del futuro.
Abbiamo già illustrato l'impostazione corretta della raccolta differenziata, sottolineando l'importanza della frazione organica e l'allargamento della raccolta della plastica a tutte le sostanze plastiche eterogenee, che possono essere riciclate e quindi non sprecate, trasformandosi da costo a guadagno.
La raccolta differenziata non si limita a organico e plastica ovviamente.
E' necessaria mettere a regime anche gli altri materiali.


E smetterla di fingere che ci siano materiali non riciclabili. Tutto è riciclabile, ciò che non lo è rappresenta un errore di progettazione, uno sbaglio della fase produttiva. E gli errori vanno sanati.
Rendere ubiqua la raccolta di carta e cartone, puntando molto anche sulle aziende.
La raccolta della carta è già oggi molto avanzata, si tratta di renderla qualitativamente ineccepibile e operativa in ogni luogo del nostro territorio ed in ogni occasione, per non sprecare materia preziosa.
Ci sono altre frazioni di materia importanti.
Come i tappi di plastica che possono essere destinati a produzioni di qualità
Vestiti, calzature, abiti e borse dismessi devono seguire la strada del riuso e poi del riciclo.
Parte importante del processo sono i negozi, i supermercati, quei punti vendita dove è alta la produzione di imballaggio e di scarti di produzione e di commercializzazione.
Fontane in città e qualità dell'acqua.
Scegliere l'acqua del sindaco fa bene alla nostra salute e al nostro portafoglio, ma anche a quello del Comune. Si azzera la produzione di rifiuto da imballaggio, si beve acqua molto controllata (l'acqua dell'acquedotto però deve migliorare le sue qualità con interventi importanti di ristrutturazione).
Parchi cittadini.
Negli Stati Uniti la differenziata si fa anche nei parchi, dove sono dislocati i contenitori per l'organico, il multimateriale e il rifiuto residuo. Gli spazi verdi sono un'ottima occasione per informare i cittadini e portare la formazione utile alla comunità.
Deve passare un concetto ancora purtroppo disatteso sia dal gestore che dai cittadini.
Smaltire rappresenta un costo da ridurre e possibilmente da eliminare.
La strada corretta è la riduzione, il riuso, il riciclo, e quello che ancora non è recuperabile va tassato pesantemente per costringere le industrie a modificare quell'oggetto di difficile o impossibile riciclaggio.
Il rifiuto, concetto sconosciuto in natura, deve andare a zero anche tra gli uomini.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 agosto 2013

L'inceneritore di Parma avrebbe dovuto accendersi
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