martedì 8 ottobre 2013

L'eterna finzione

Il boschetto mangiapolveri era una bufala
Soluzione: bruciare solo quando ci sono le foglie sui rami

Il boschetto mangiapolveri ha magnificato spesso e volentieri l'iter di progettazione del forno di Ugozzolo, visto che il fogliame doveva creare una valida barriera agli inquinanti emessi dal camino.
Perché anche se sperimentale, la piantumazione doveva consentire di assorbire ingentissimi quantitativi di polveri emesse dall'inceneritore, almeno se si voleva credere ai proclami dei sostenitori a tutto tondo del progetto.
E i numeri parlavano chiaro.


Una tonnellata di polveri trattenuta dalle foglie.
Ma erano solo acchiappafantasmi.
I dubbi sul boschetto li abbiamo avuti e manifestati fin da subito, e a parte le risposte pseudo rassicuranti degli addetti ai lavori, che insistevano nel lodare la foglia kamikaze, ci fu anche un siparietto divertente nel corso di una trasmissione televisiva, durante la quale un ricercatore universitario smontò con un eloquente sorriso tutte le fandonie raccontateci.
Ma del boschetto si è continuato a parlare fino a che il camino è partito senza.
Dalla verifiche sul posto ci siamo resi conto che del boschetto non vi era traccia alcuna se non in tremolanti, nudi steli che punteggiavano i campi intorno all'inceneritore.
Il servizio fotografico: http://goo.gl/a8SEnv
Abbiamo quindi provveduto a scrivere ad Arpa, chiedendo lumi sulla vicenda.
Il giorno 7 ottobre, oltre un mese pi tardi, a risponderci è la Provincia di Parma e non Arpa.
Il responsabile unico del procedimento del Pai, Gabriele Alifraco, risponde al quesito solo all'ultima frase, un attimo prima del commiato: “Risulta impossibile ottemperare la prescrizione 29”.
Ergo, il boschetto è una bufala.
A partire dalla specie piantumata, che risulta caduca, quindi non scherma, nel periodo tardo autunno-invero, proprio nulla, perché gli schermi sono caduti a terra con i primi freddi.
Proponiamo una soluzione: accendiamo il forno solo d'estate, a schermi presenti.
Ci sarebbero poi anche le verifiche sul progetto sperimentale del boschetto.
Calma e gesso: ci saranno nel 2014, nel 2015, nel 2021...
Abbiamo capito l'antifona.
Il boschetto fa parte di quegli specchietti per le allodole in cui si incappa sempre quando si deve presentare un progetto inviso alla popolazione, ma appetito da chi costruisce e gestisce.
Si infilano 2, 3 fuochi d'artificio, che fanno il botto subito, e tanto basta.
Che resti solo il fumo non è un problema.
Nel frattempo la faccenda è risolta, le caselle sono andate al loro posto, il camino è acceso.
Con tanti saluti alla salvaguardia del nostro territorio.
Dire che ci si sente presi in giro è un eufemismo.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 ottobre 2013

L'inceneritore di Parma è stato acceso
41

giorni fa

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