Il
boschetto mangiapolveri era una bufala
Soluzione:
bruciare solo quando ci sono le foglie sui rami
Il boschetto mangiapolveri
ha magnificato spesso e volentieri l'iter di progettazione del forno
di Ugozzolo, visto che il fogliame doveva creare una valida barriera
agli inquinanti emessi dal camino.
Perché anche se
sperimentale, la piantumazione doveva consentire di assorbire
ingentissimi quantitativi di polveri emesse dall'inceneritore, almeno
se si voleva credere ai proclami dei sostenitori a tutto tondo del
progetto.
E i numeri parlavano chiaro.
Una tonnellata di polveri
trattenuta dalle foglie.
Ma erano solo
acchiappafantasmi.
I dubbi sul boschetto li
abbiamo avuti e manifestati fin da subito, e a parte le risposte
pseudo rassicuranti degli addetti ai lavori, che insistevano nel
lodare la foglia kamikaze, ci fu anche un siparietto divertente nel
corso di una trasmissione televisiva, durante la quale un ricercatore
universitario smontò con un eloquente sorriso tutte le fandonie
raccontateci.
Il video:
http://goo.gl/lnUPS0
Ma del boschetto si è
continuato a parlare fino a che il camino è partito senza.
Dalla verifiche sul posto ci
siamo resi conto che del boschetto non vi era traccia alcuna se non
in tremolanti, nudi steli che punteggiavano i campi intorno
all'inceneritore.
Il servizio fotografico:
http://goo.gl/a8SEnv
Abbiamo quindi provveduto a
scrivere ad Arpa, chiedendo lumi sulla vicenda.
Era il 4 settembre:
http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/arpa-boschetto.pdf
Il giorno 7 ottobre, oltre
un mese pi tardi, a risponderci è la Provincia di Parma e non Arpa.
Il responsabile unico del
procedimento del Pai, Gabriele Alifraco, risponde al quesito solo
all'ultima frase, un attimo prima del commiato: “Risulta
impossibile ottemperare la prescrizione 29”.
Ergo, il boschetto è una
bufala.
A partire dalla specie
piantumata, che risulta caduca, quindi non scherma, nel periodo tardo
autunno-invero, proprio nulla, perché gli schermi sono caduti a
terra con i primi freddi.
Proponiamo una soluzione:
accendiamo il forno solo d'estate, a schermi presenti.
Ci sarebbero poi anche le
verifiche sul progetto sperimentale del boschetto.
Calma e gesso: ci saranno
nel 2014, nel 2015, nel 2021...
Abbiamo capito l'antifona.
Il boschetto fa parte di
quegli specchietti per le allodole in cui si incappa sempre quando si
deve presentare un progetto inviso alla popolazione, ma appetito da
chi costruisce e gestisce.
Si infilano 2, 3 fuochi
d'artificio, che fanno il botto subito, e tanto basta.
Che resti solo il fumo non è
un problema.
Nel frattempo la faccenda è
risolta, le caselle sono andate al loro posto, il camino è acceso.
Con tanti saluti alla
salvaguardia del nostro territorio.
Dire che ci si sente presi
in giro è un eufemismo.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
8 ottobre 2013
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
41
giorni
fa
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