domenica 6 ottobre 2013

Trashed, il suicidio dell'umanità

Un monito anche per Parma

Abbiamo vissuto con gli occhi chiusi, le orecchie tappate, il naso sigillato, mentre il mondo andava alla deriva con sempre maggiore velocità e con la nostra firma sopra.
Oggi siamo sull'orlo del baratro, e non sappiamo se anche con un cambiamento netto ed in controtendenza, riusciremo a salvare il Pianeta.


Trashed, il film di Jeremy Irons, proiettato gratuitamente sabato all'Astra, il mattino per le scuole, nel pomeriggio per la cittadinanza, rappresenta un punto di svolta della consapevolezza.
E una desolante carrellata della capacità dell'uomo di distruggere, uccidere, avvelenare.
Jeremy Irons, nel suo volo pindarico ai quattro angoli del globo, ci riporta l'immagine di un mondo kamikaze, che in nome dello sviluppo (ma è davvero tale?), ha distrutto (e continua a farlo) l'unico mondo che conosce e che lo ospita.
Trashed è un pugno nello stomaco, un'amarissima constatazione delle capacità distruttiva delle nostre azioni, di come coscientemente l'uomo sta diligentemente segando il ramo su cui è appollaiato, verso il tronco, con ancora pochi margini di tempo prima che tutto crolli verso il basso e il disastro sia definitivo.
Il rifiuto è la prova dell'idiozia dell'uomo, che crede che allontanando da sé gli scarti sia possibile liberarsene senza alcuna conseguenza.
Il rifiuto è una produzione tutta umana, che in natura non esiste.
E' il frutto avvelenato del progresso indifferente e cinico, sordo ai segnali della natura, talmente concentrato sul profitto da non rendersi conto del danno anche economico provocato da una mancata corretta progettazione delle merci.
Trashed ci conduce, con le impareggiabili note di Vangelis, in questo antro oscuro, dove l'uomo uccide sé stesso e dove tenta di curare il male provocato negando di esserne responsabile.
Appare oggi ovvio ai più che nascondere sotto terra i rifiuti sia un gesto senza alcun senso, senza alcun futuro. Il pianeta è disseminato di discariche, accanto alle abitazioni anche in Paesi come il Regno Unito, che ritenevano Paesi civili per eccellenza, irreprensibili difensori dell'ambiente.
Purtroppo ci siamo sbagliati.
Si ripropone in tutto il mondo, in quello avanzato come in quello in perenne rincorsa, il modello che ci sta portando all'autodistruzione.
Distruggere o nascondere i rifiuti con progetti insensati che vengono condotti a termine anche contro la volontà delle popolazioni, che non vengono ascoltate ma anzi perfino minacciate a proseguire nella loro lotta, dagli stessi governi e dai loro apparati della giustizia allineati.
Anche quando tragedie e morti si moltiplicano le ragioni degli ambientalisti vengono cancellate.
Il volo di Irons ci porta in luoghi incontaminati dell'Artico, dove un piccolo inceneritore che avrebbe risolto il problema dei rifiuti ha invece avvelenato terre, animali, persone, L'imbarazzo delle autorità interrogate era evidente. La certezza che la tecnologia fosse perfetta crolla, ma lascia esterrefatti i sostenitori bendati, meravigliati di come sia stato possibile provocare il disastro che è davanti ai loro occhi.
Noi crediamo di poterci difendere dall'inquinamento.
Ma il messaggio di Trashed è molto chiaro.
Stiamo contaminando il globo intero e l'inquinamento ci ritorna in quello che mangiamo, in quello che respiriamo, perché nel nostro mondo chiuso respiriamo tutti la stessa aria, mangiamo tutti lo stesso cibo.
Costruiamo ancora inceneritori nonostante gli innumerevoli incidenti che hanno causato emissioni di diossina e metalli pesanti che hanno segnato territori interi.
Bruciamo plastica per ottenere cenere tossica che vorremmo utilizzare per le nostre case.
L'idiozia sembra regnare indisturbata.
Siamo al disastro.
I mari contengono tracce di plastica che i pesci ingeriscono e che poi ingeriremo noi quando li porteremo sulle nostre tavole.
Non ci meritiamo il Pianeta su cui viviamo.
Poca speranza ci lascia la pellicola Trashed, ma infonde coraggio a chi sta faticosamente, sta camminando verso rifiuti zero.
Perché la ragione, è dalla loro parte.
Trashed è un monito, anche per Parma.

L'intervista a Jeremy Irons: http://goo.gl/V2E5UP


Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 6 ottobre 2013

L'inceneritore di Parma è stato acceso
39

giorni fa

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