L'impianto del Gerbido fermo per una
serie di guasti a due linee: "trip di caldaia" e bruciatori
fuori uso. Emissioni di Co e Nh3. Ma per Trm non c'è da
preoccuparsi, gli sforamenti sono pari a 50 auto in tangenziale. La
pensano diversamente i cittadini
Ennesimo stop all’inceneritore del
Gerbido. Con quello registrato ieri, domenica 13 gennaio, salgono a
dieci le interruzioni verificatesi dal momento in cui è entrata in
attività l’impianto alle porte di Torino. La conferma arriva
direttamente da Trm, la società che ha progettato, realizzato e
gestisce il “termovalorizzatore”. «Nell’ambito delle attività
di test a cui viene sottoposto il termovalorizzatore in questa fase
di esercizio provvisorio (maggio 2013 – aprile 2014), si sono
verificate alcune anomalie alle Linee 2 e 3 dell’impianto, che
hanno determinato il superamento di alcuni limiti emissivi», scrive
in una nota. Le anomalie sono numerose: «la Linea 2 ha subito un
trip di caldaia, che ha causato un blocco della turbina, con il
superamento – nella media giornaliera – del livello di monossido
di carbonio (CO), mentre nella Linea 3 – nell’ambito di un altro
collaudo – i bruciatori ausiliari non sono entrati in funzione a
causa di un problema nel rilevatore di fiamma, causando un
superamento dei limiti di monossido di carbonio (CO) e di ammoniaca
(NH3)». In entrambi i casi «i superamenti semiorari – che hanno
poi generato lo sforamento della media giornaliera – sono stati
limitati nel tempo, grazie al tempestivo intervento dei tecnici. Al
termine della giornata di ieri i problemi sono stati risolti ed
entrambe le linee sono state fatte ripartire e – attualmente –
sono in marcia regolare».
Trm assicura che «l’impatto
ambientale complessivo del termovalorizzatore è molto limitato ed in
linea con altre fonti – come il traffico automobilistico e il
riscaldamento domestico – che emettono le stesse sostanze
inquinanti. Ad esempio – secondo una stima fatta da Trm – lo
sforamento odierno di monossido di carbonio può essere paragonato a
quello di circa 50 automobili che percorrono tutta la tangenziale di
Torino». Dichiarazioni per nulla rassicuranti per i residenti nei
Comuni che gravitano attorno all’impianto che, per bocca della
battagliera Daniella Allotta di Collegno, lamentano un peggioramento
della qualità dell’aria: «irrespirabile», afferma in una lettera
inviata al sindaco Maurizio Piazza e ai parlamentari del territorio.
«Non raccontateci che è normale, perché non è così. Non si
scherza con la salute delle persone. Anzi, trovo vergognoso il
comunicato di Trm, visto che la nostra è una zona particolarmente
colpita da diversi fattori di inquinamento e lo si sapeva da sempre».
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