Monsignor Pietro Ferri è il direttore del Centro Etica Ambientale, un organismo di composizione mista che dovrebbe vegliare sullo stato di salute del nostro ambiente.
I componenti? Diocesi, Comune di Parma, Enia (ora Iren).
Andrea Allodi, ex presidente silurato di Enia, risulta ancora membro del consiglio di amministrazione.
Lo statuto recita che il centro vuole sviluppare la “promozione e diffusione di una cultura ambientale che presupponga una visione etica del rapporto uomo-natura”, “progettare iniziative di salvaguardia e riqualificazione dell’ambiente", "individuare pratiche che tengano conto di uno sviluppo compatibile con ambiente ed etica”.
Come si possa conciliare questo programma con la costruzione di una industria insalubre di classe I ( la piu' pericolosa ), che per legge non si puo' costruire in zone caratterizzate per qualita' e tipicita' dei prodotti, non e' dato a sapere.
Mercoledì scorso, nel teatrino (semideserto) della scuola don Milani, in occasione di un incontro dedicato all' etica ambientale, Mons. Ferri ha detto ai giornalisti che non è contrario all'inceneritore, a patto che siano dimostrate le dovute garanzie tecniche.
E' evidente che al Mons. mancano informazioni adeguate.
Perfino la relatrice invitata a parlare, al termine dell' incontro, assieme al marito insegnante di biologia alle scuole superiori, si domandava quale etica si possa promuovere nel sostenere un inceneritore, definito dai coniugi, scandalo biologico, sanitario, ambientale ecc.ecc.
Forse il Mons. non sa che la Federazione degli Ordini dei Medici dell' Emilia Romagna ha chiesto la moratoria contro la costruzione di inceneritori.
Forse il Mons. non conosce la lunga lista dei problemi e delle tragedie consumate all' ombra dei camini degli inceneritori: Montale, Pietrasanta, Terni, Colleferro... tanto per citarne alcuni.
Certamente il Mons. non può basare le Sue considerazioni sulle informazioni di parte che arriveranno dal fratello (dipendente Iren), e da Andrea Allodi (ex Pres. Enia).
Così lo informiamo che Venerdì prossimo si svolgerà, dalle 17,30 presso la sala consiliare del comune di Parma, la seduta unificata delle commissioni Ambiente e Sanità sul tema dei rischi sanitari degli inceneritori, anche di quelli di ultima generazione.
Non può mancare, se davvero vuole salvaguardare il Creato ( e le Creature ).
Venga ad ascoltare uno dei padri dell'onco-ematologia pediatrica Prof. Giuseppe Masera ( caro amico del Dr. Izzi, recentemente premiato con il Sant' Ilario ) e il Dr. Ernesto Burgio, coordinatore nazionale del comitato scientifico ISDE, l'associazione internazionale dei medici che, in seno all'Oms, si dedica allo studio del rapporto malattie-ambiente.
Papa Ratzinger ha recentemente ricordato che “ abusare del pianeta non è altro che terrorismo".
O salvaguardiamo Creato e Creature, o continuiamo ad abusare di questa pianura già ampiamente offesa e martoriata.
Speriamo che Mons. Ferri, il Vescovo Enrico e la Diocesi, non si sottraggano a un momento di confronto serio all' interno delle istituzioni.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 22 gennaio 2011
-470 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+236 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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