In una seduta del consiglio comunale, a Reggio Emilia, hanno dato il diktat a Iren: sostituire tutte le condutture in cemento amianto presenti nella rete idrica.
L’assessore Ugo Ferrari ha cercato di far presente che l’allarme sulla salubrità dell'acqua reggiana è immotivato.
La loro acqua è ottima e sana.
Ma in consiglio è passata all’unanimità una mozione presentata da Ernesto D’Andrea, consigliere del Pd, firmata da consiglieri di quasi tutti i partiti, anche sulle base degli studi statunitensi che hanno rilevato un certo rischio per la salute.
Così il gestore dell'acqua dovrà provvedere alla verifica della presenza di fibre di amianto nella rete idrica reggiana. Dal 2012 poi Iren dovrà presentare un piano per la sostituzione totale delle condutture in amianto ancora presenti sulla rete e di competenza del comune di Reggio Emilia.
A quanto pare i cugini d'oltre Enza non hanno alcun timore reverenziale verso Iren, non soltanto a fare domande, ma a imporre corrette gestioni e attenzioni alla qualità dei servizi.
Il tema dell'acqua è uno dei capitoli più importanti per il futuro non solo locale dei servizi a favore del cittadino e la qualità di questo insostituibile bene deve essere garantita, senza alcuna ombra.
Come sta la rete parmigiana di condutture d'acqua?
Abbiamo anche noi sicuramente condotte in cemento amianto che, prima dello scandalo Eternit, erano considerate il non plus ultra per questi e tanti altri impieghi civili e non.
Il tipo di acqua che circola nella nostra rete mette a rischio la tenuta delle pareti interne dei tubi?
A Parma Iren decide motu proprio quanta plastica differenziare, quanto fare grande l'inceneritore, e manco risponde alle domande del primo cittadino, figuriamoci dei poveri contribuenti privati che non hanno alcuna voce in capitolo.
Deciderà anche per noi sul tema dell'acqua?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 marzo 2011
-425 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+281 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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