sabato 9 aprile 2011

Autodiagnosi

Stamattina, presso la Provincia, si è inaugurato in pompa magna il protocollo di monitoraggio dell’aria dell'inceneritore in costruzione ad Ugozzolo, per mostrare quanto si tiene alla salute dei nostri concittadini.



Un segnale di apertura importante, che dovrebbe dimostrare chiarezza, limpidezza, porte aperte, anche se di per sé, il fatto di fare campionamenti ed installare un sistema di monitoraggio è una chiara ammissione che l’impianto emette inquinanti pericolosi.
“La priorità va alla salute dei cittadini, oltre che all'impatto sul territorio e sull'ambiente  -  afferma il presidente della Provincia Bernazzoli  -  e questo sistema di monitoraggio la garantisce in modo concreto".
Tre nuove stazioni di rilevamento si occuperanno del monitoraggio di PM10 e PM2,5. Peccato che nel monitoraggio dell’aria non sia compreso il particolato ultrafine, che nella commissione Ambiente e Salute del 23 marzo è stato indicato come probabile causa di malformazioni genetiche nei feti.
Peccato che le diossine, considerate tra i composti più pericolosi per la salute dell’uomo, sono difficilmente rilevabili nell’aria mentre ben più efficaci sarebbero i monitoraggi delle matrici ambientali quali suolo, acque, animali, piante, esseri umani.
Queste informazioni sono note alla comunità scientifica e dovrebbero dunque essere anche patrimonio dei tecnici intervenuti al tavolo convocato dalla Provincia.
Ci domandiamo come mai non siano previste queste attività di monitoraggio che fornirebbero elementi ben più significativi al decisore politico per fermare l’impianto una volta avviato.
Chiediamo che Iren si faccia carico anche di queste analisi partendo già da ora per determinare quelli che saranno gli effetti, secondo noi sicuramente nefasti, delle emissioni sull’uomo e sulle produzioni agricole.
Lo ripetiamo ancora una volta.
Con questo modo di agire noi non ci sentiamo sicuri.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 8 aprile 2011
-394 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+312 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Nessun commento:

Posta un commento