sabato 25 giugno 2011

Arrestate l'inceneritore!

La sconvolgente giornata parmigiana di ieri, 11 arresti eccellenti in una inchiesta che pare non ancora terminata, porta con sé gravi interrogativi anche sul progettato e costruendo inceneritore di Parma.
Il dirigente comunale Emanuele Moruzzi, tra i colpiti dai provvedimenti cautelari, è stato infatti firmatario, come da ruolo, di tutte la pratiche che hanno portato avanti, autorizzazione per autorizzazione, l'iter del forno targato Iren.
Tra gli arrestati di ieri anche Mario Bertoli, direttore generale di Iren Emilia, il quale ha seguito per anni il settore dei rifiuti e della raccolta differenziata.



Non è compito difficile oggi insinuare il tarlo del dubbio che la partita inceneritore, che veleggia in termini economici, su ben altre cifre che il verde pubblico e la toelettatura di qualche fedele quattrozampe, possa essere incappata in qualche curva stretta e sinuosa, magari appianata da un intervento provvidenziale, sulla falsariga di ciò che ieri è stato sui media raccontato.
Come associazione non possiamo che ribadire la nostra richiesta di fermare la costruzione dell'impianto ora e subito, affinché sia fatta piena luce su tutto il percorso.
Di fatti dubbi e oscuri se ne sono allineati parecchi come molte sono le denunce, gli esposti, le segnalazioni anonime, le mancate risposte di Iren, i prezzi impazziti, la trasparenza che non c'è.
Carlo Iacovini, responsabile di Parma Zero Emission City, facciamo fatica ad affiancarlo ad un progetto agli antipodi come l'inceneritore di Ugozzolo, che di fatto aumenterà fortemente l'inquinamento, altro che zero emission!
Giovanni Maria Jacobazzi, comandante della Polizia Municipale, avrebbe fatto pressione su un vigile per non sanzionare un potente. Quanti altri potenti ci saranno nell'ambito dei rifiuti che potrebbero aver limato la puntualità dei controlli? La richiesta fatta dal GCR nella giornata di giovedì di verificare sul cantiere il presunto abuso edilizio sulla mancanza di concessione, come sarebbe stata trattata da un Jacobazzi che per molto meno (il dehors di Rosi) ha minacciato uno dei suoi di trasferimento?
Il sindaco Vignali ha sempre ribadito di pretendere chiarezza e trasparenza sulla vicenda inceneritore.
Quale momento migliore se non oggi per prendere i dovuti provvedimenti e decretare uno stop cautelativo per dare ai cittadini le garanzie che hanno diritto ad avere?
Un'azione forte che darebbe il segnale di una inversione di tendenza, nella direzione di una maggiore tutela dei cittadini amministrati, prima che il Titanic inceneritore affondi trascinandoci tutti nel gorgo.
E' giunto il momento, anche per il forno, di fare pulizia completa e millimetrica.
Ci fa ben sperare la risposta dell'assessore Manfredi ad una interrogazione sul tema della denuncia ultima sulla mancanza di concessione edilizia. Il GCR ha fatto subito un esposto in comune per chiedere una verifica al Nucleo Abusi Edilizia. Manfredi, ripreso oggi dalla Gazzetta di Parma, ha dichiarato che se verranno trovate irregolarità i lavori verranno stoppati.
Siamo convinti che anche la magistratura non dimenticherà di occuparsi dell'inceneritore, per dare le risposte ai tanti interrogativi posti in questi mesi e rimasti per ora senza riscontro.
Non avrebbe senso mantenere alcune imposte socchiuse quando si sentono sbattere persiane in tutto l'edificio, dalle cantine, alle mansarde.
Il nostro no all'inceneritore oggi ha un motivo in più per accrescerne la ragione.
Già oggi potremmo dare inizio al progetto alternativo, che con pochi mesi di organizzazione ci condurrebbe verso la prospettiva rifiuti zero, allineandoci con le più avanzate amministrazioni locali che stanno puntando al massimo riciclo di materie e nel contempo portano ricchezze ai cittadini e non alle lobbies di turno.
La gente non capirebbe un ulteriore finzione, come se tutto fosse in ordine e sotto controllo.
E' giunta l'ora dell'inceneritore, arrestatelo!

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 25 giugno 2011

-316 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.

+390 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

+68 giorni dal lancio di Boicottiren: http://tinyurl.com/boicottiren
Aderisci anche tu: boicotta Iren, digli che non finanzierai un euro dell'inceneritore di Parma

Nessun commento:

Posta un commento