è il nostro futuro?
E' di nuovo allarme diossina a Forlì. Il servizio veterinario dell'Ausl comunica in commissione provinciale di avere effettuato 31 campionamenti, di vario genere, nella zona compresa tra l'inceneritore e l'aeroporto, dei quali alcuni sono risultati positivi. Destinazione Forlì e l'Associazione Clan-Destino, rendono note le perplessità sulle “ordinanze restrittive su almeno tre allevamenti di cui si è venuti a conoscenza diretta, emanate dal sindaco il 24 e il 27 maggio, delle quali finora non era stata data notizia alcuna”.
Dopo aver assistito alla commissione ambiente provinciale, richiesta dal consigliere provinciale del Pdl, Stefano Gagliardi, sul problema diossine, sollevato con i campionamenti dell'ISDE, Destinazione e Clan-Destino fanno sapere di avere notevoli perplessità in merito a quanto ascoltato. Sulle ordinanze “si è assistito solo ad un cenno fatto con una slide che poi ci è stato detto essere un'ordinanza firmata, dicendo semplicemente che era stata avvisata l'autorità preposta. Avremmo voluto sapere se tutte fossero riferite alla diossina trovata in eccesso nei campionamenti eseguiti dal Servizio Veterinario. Siamo rimasti con tanto di naso. A tal proposito ci si chiede anche perché non sia sta informata la cittadinanza e come mai inizialmente la AUSL avesse affermato che tutti i loro campioni erano negativi e poi, vista l'evidenza dei fatti (tre ordinanze di "chiusura" di tre allevamenti), non si sia provveduto alla rettifica”.
“Altre perplessità sono scaturite circa le assicurazioni sulla bontà dei campionamenti in continuo, anche perché - ricorda Raffaella Pirini, consigliere comunale di Destinazione - è da più di un mese che come consigliere comunale ho richiesto i dati del campionatore in continuo di Hera e non mi è stata data ancora risposta”.
Esprime forti perplessità anche Michela Nanni dell'associazione Clan-Destino circa il posizionamento delle centraline che Arpa usa e circa il fatto che vengano raffrontati dati che provengono di fatto dalla stessa area di ricaduta. “Questa in realtà è molto più ampia di quella considerata negli studi sugli inceneritori in Emilia Romagna”.
“È stata inoltre, da parte dei relatori, incredibilmente, associata la presenza di diossina all'aeroporto, quando in nessun articolo di letteratura scientifica è descritto che la diossina venga prodotta dagli aerei. Ma siamo proprio sicuri che le rassicurazioni dell'AUSL ,di ARPA e del Servizio Veterinario siano di conforto?”.
La notizia, riportata oggi dal sito Romagna Oggi ci lascia davvero sgomenti e preoccupati.
Oggi la Provincia di Parma annuncia in pompa magna l'intenzione di verificare lo stato di salute del territorio attorno all'inceneritore, mentre a Forlì, dove siamo “avanti” di qualche anno, visto che gli inceneritori (2) sono accesi da tempo, cominciano a piovere i primi sconcertanti risultati.
Ma la cosa che più colpisce ovviamente è che la notizia sulle ordinanze restrittive sia stata tenuta nascosta e che tutto nasca da campionamenti indipendenti promossi dall'associazione internazionale dei medici per l'ambiente Isde, che una volta avuti in mano i risultati molto preoccupanti delle loro analisi sulle diossine, è riuscita ad attirare l'attenzione dei media.
Ora addirittura si da la colpa all'aeroporto, la prossima volta sarà il turno del Luna Park.
Ma i cittadini, in fondo in fondo, chi li difende?
Se lo chiedano in cuor loro i burocrati della salute, si guardino per una volta allo specchio, pensando anche ai loro di figli.
Finiamola con questa follia.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 9 giugno 2011
-332 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+374 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
+52 giorni dal lancio di Boicottiren: http://tinyurl.com/boicottiren
Aderisci anche tu: boicotta Iren, digli che non finanzierai un euro dell'inceneritore di Parma
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