lunedì 6 giugno 2011

Rifiuti di chi? E da dove?

Al lungo e fumoso iter autorizzativo dell'inceneritore di Parma si aggiunge oggi l'importante sottolineatura del direttore di Parmadaily Andrea Marsiletti, che pone l'attenzione sull'origine dei rifiuti che saranno bruciati ad Ugozzolo.
A seguito dell'approvazione della Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) deliberata dalla Provincia nell'ottobre 2008, è stata emessa l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), che ha in seno ampie maglie tra le quali in quattro e quattr'otto potrebbero passare rifiuti da ogni dove, con semplici direttive dall'alto.


Il cantiere dell'inceneritore (giugno 2011) foto di Gabriele Folli

Sarebbe così importante oggi fare assoluta chiarezza, aldilà delle belle parole, su cosa si brucerà nel forno Iren di Parma.
Gli enti Provincia e Comune si sono consumati l'ugola per rassicurare i cittadini sul tema. Siamo convinti che fossero seri e sereni nelle loro affermazioni, quindi non ci pare peregrino chiedere e pretendere di passare alle parole scritte, magari direttamente sull'autorizzazione integrata ambientale.
La proposta è molto semplice e darebbe una mano a portare maggiore serenità almeno sul tema della provenienza dei rifiuti. Bastano poche righe per chiarire che in nessun caso si potranno bruciare rifiuti non del territorio provinciale.
Già a Rubbiano abbiamo in funzione un co-inceneritore che dal 2000 brucia oli esausti in arrivo da ogni parte d'Italia, autorizzato dalla Provincia senza particolari timori per la salute del territorio e delle persone.
Crediamo sia meglio sfatare ogni timore residuo sul forno di Parma.
Si facciano garanti, Provincia di Parma e Comune di Parma, di una revisione dell'AIA, in cui sia scritto davvero che non arriveranno rifiuti prodotti fuori provincia, per nessun motivo al mondo.
Nell'Autorizzazione attuale infatti non c'è sufficiente chiarezza.
A pagina 99 si afferma “all'interno dell'impianto dovranno essere smaltiti in via prioritaria i rifiuti prodotti all'interno dell'ATO della Provincia di Parma
La prescrizione 5 (pagina 106) recita “Si ribadisce che al PAIP potranno essere conferiti rifiuti prodotti esclusivamente nel territorio provinciale di Parma, salvo espressa autorizzazione dell'Autorità Competente”.
Come stanno insieme pagina 99 con pagina 106?
A pagina 107 si legge alla prescrizione 25 che “la quantità di rifiuti smaltiti nel TVC non potrà eccedere 130.000 t/anno, salvo diversa espressa autorizzazione da parte della Provincia per motivate ragioni di interesse pubblico”.
C'è ancora un po' di lavoro da fare da parte delle autorità preposte per poter dare elementi di tranquillità e certezza all'iter dell'inceneritore.
Le notizie da altri inceneritori non sono positive. Oggi siamo venuti a conoscenza che a Brescia stanno per ricevere 100 mila tonnellate di rifiuti di Bergamo, la cautela quindi non è mai sufficiente.
Sempre a Brescia Arpa è clamorosamente inadempiente da 13 anni rispetto alle prescrizioni dalla Delibera regionale di autorizzazione dell’inceneritore: “la struttura di controllo dovrà effettuare con periodicità una campagna di rilevamento per la misura delle concentrazioni al suolo - immissioni” [Delibera G. R. L. n. 40001 del 2 agosto 1993, Allegato B5-1]. Non una campagna è stata effettuata!
Di chi ci possiamo fidare quindi?
Che Provincia e Comune di Parma facciano la loro parte.
Il silenzio su questi temi graverebbe di una nuova nuvola nera l'area di Ugozzolo.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 6 giugno 2011

-335 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.

+371 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

+49 giorni dal lancio di Boicottiren: http://tinyurl.com/boicottiren
Aderisci anche tu: boicotta Iren, digli che non finanzierai un euro dell'inceneritore di Parma

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