Accogliamo con piacere il comunicato inviato nei giorni scorsi da SEL Federazione di Parma, con il quale viene ufficializzata la partecipazione alla fiaccolata del 9 settembre prossimo.
Sel afferma che “le vicende sorte ed alla base della sospensiva, se comprovate ed accolte dal TAR, costituiscano un serio problema di mancanza di chiarezza e di procedure democratiche, tale da invalidare e rendere non credibile qualsiasi scelta politico/amministrativa in merito. Che siano maturate ad oggi condizioni per una ulteriore riflessione in grado di costruire una ipotesi coerente, più avanzata e condivisa, sulla gestione dei rifiuti nella nostra provincia”.
Ne siamo molto soddisfatti.
Quindi sollecitiamo altre associazioni, movimenti, partiti politici a fare lo stesso e a dire la propria su questa annosa vicenda.
La pluralità dei partecipanti non può che farci piacere, la società civile sarà così meglio rappresentata.
Ne approfittiamo anche per ricordare ai partiti politici, com’è consuetudine nei nostri eventi, che la partecipazione ed adesione alla fiaccolata non consentirà di esporre bandiere di partito.
Alla fiaccolata saranno come sempre accolte quelle delle associazioni che si battono contro il forno, ma la salute, che è di tutti noi, non ha un colore predeterminato, ma dovrebbe appartenere a tutte le compagini di qualunque estrazione.
Un'ulteriore riflessione in questo momento importante e delicato della questione inceneritore.
La nostra associazione è nata ed ha per statuto la neutralità politica come base fondativa.
Gcr si comporta in modo molto semplice, anche se magari può sembrare un tantino brutale.
Ci sono due sole categorie di interlocutori.
Chi è a favore del forno.
Chi è contro il forno.
I primi sono nostri amici.
I secondi sono nostri nemici.
Non ci interessa la bandiera che portano, ne discutere su temi che nulla hanno a che fare con la nostra mission.
Non abbiamo difficoltà a segnalare nuovi amici come Sel.
Non abbiamo avuto difficoltà a segnalare il positivo atteggiamento del comune di Parma quando ha chiuso il cantiere dell'inceneritore, anche se questo ci ha messo in difficoltà con chi di noi ha radici nella sinistra e magari era sotto i Portici del Grano a contestare la giunta per lo scandalo Green Money.
Ripetiamo la nostra totale estraneità ai colori.
Tutti ne devono essere consapevoli.
Appena entrati in Gcr, si diventa grigi all'istante, lasciando fuori un po' di se stessi, l'unico colore è quello nero del fumo che uscirà dall'impianto.
Non avremo problemi a stringere la mano a un Bernazzoli che cambia idea, a un Castellani che depone le sue assurde asserzioni sulla diossina che non si forma.
Lo ribadiamo ancora una volta.
Amici e Nemici, secondo l'opinione che si ha del forno.
Abbiamo un'unica missione, alla fine della quale, se raggiunta, il Gcr non avrà più senso di esistere com'è oggi: bloccare l'impianto a tutti i costi e con tutti i mezzi (leciti e democratici ovviamente).
Ma non ci fermeremo davanti a nulla ed a nessuno.
Abbiamo una fissazione: la salute dei nostri figli, che con l'inceneritore non ha nulla a che fare.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 6 settembre 2011
+67 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+463 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta, della mozzarella) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
Nessun commento:
Posta un commento