Quando non è possibile ridurre o riutilizzare, riciclare. Mai bruciare.
Tutto ciò che per noi rappresenta scarto e oggetto da gettar via, potrebbe essere invece un elemento utile ad un'altra famiglia della nostra città.
Sta tutto qui il trucco del riuso e del riciclo.
L'Environmental Protection Agency ha verificato che il riciclaggio ha evitato negli Stati Uniti che oltre 72 milioni di tonnellate di rifiuti arrivassero alle discariche, e solo nel 2003.
Inoltre il mercato dei riuso e del riciclo crea milioni di posti di lavoro, riduce i gas a effetto serra, stimola il risparmio energetico e delle risorse naturali e riduce l'inquinamento.
Tanti oggetti, che non possono essere riutilizzati, vengono riciclati attraverso una filiera che mantiene inalterato il valore energetico della materia.
Molte amministrazioni locali hanno da anni implementato sistemi di raccolta dei materiali riciclabili, raccolti più volte alla settimana dalle case dei cittadini, che devono saper separare in modo corretto il singolo materiale per favorire un suo riciclo senza sprechi.
Un tipico esempio di scarto non alimentare riciclabile sono giornali, riviste, scatole di cartone, buste, rubriche telefoniche, pagine gialle, carta per stampanti (suggerimento: usare entrambi i lati prima), posta indesiderata, contenitori per liquidi ed acqua, bottiglie e vasetti di vetro, lattine di metallo e fogli di alluminio.
Non di semplice recupero il tetrapack, materiale utilizzato per cartoni del latte e succhi, yogurt e altri contenitori per alimenti.
La spesa al supermercato ormai la si fa con borse riutilizzabili.
E frustrante osservare che la tecnologia sembra avere sviluppato in origine oggetti che hanno una sorta di data di sostituzione, una specie di data di scadenza, come succede nei cibi freschi.
Quando sul nostro computer appare la triste schermata blu vuota, o la stampante si inceppa, o la televisione ci rimanda un'immagine permanentemente confusa, o il telefono cellulare cade e va in mille pezzi, sarebbe il caso proprio di riparare, prima di sostituire tutto.
I prodotti elettronici contengono elementi come il piombo, mercurio e cadmio, che possono trasformare una discarica in un lazzaretto.
Molti negozi e alcuni associazioni di volontariato si occupano del recupero e del riciclo dei materiali elettronici. In genere le città hanno il loro centro di raccolta.
Alcuni scarti elettronici e tecnologici sono davvero pericolosi, come i vecchi toner e cartucce, che però possono essere riutilizzate e riempite di nuovo di inchiostro.
Tutte le tecnologie che riteniamo obsolete possono non esserlo per organizzazioni di volontariato o scuole carenti di di questi oggetti.
Mobili, elettrodomestici e abbigliamento possono essere datati e superati, ma possono avere ancora un sacco di vita davanti. Se l'abbigliamento non è logoro, una volta lavato può essere inserito nelle campane di raccolta e donato a chi ne ha bisogno.
È possibile creare un sistema di riciclaggio di scambio per i vestiti dei bambini con gli amici vicini, la famiglia o la scuola. I mobili possono andare a rivenditori di beneficenza.
Il legno non trattato e alcuni tessuti potrebbero anche trasformarsi in compost.
Alcuni prodotti sono molto tossici e devono essere smaltiti correttamente. Pesticidi, prodotti per la pulizia aggressivi, vernici di scarto, i lubrificanti auto come l'olio vecchio motore, batterie e persino
alcuni lampadine bisogno di un trattamento speciale.
Insomma ogni oggetto ha un suo destino ottimale, anche a fine vita.
E il tema del riciclo è al centro dell'oggi.
C'è tutto un mondo dentro il riciclo, un mondo ancora tutto da scoprire, uno scrigno di ricchezza.
Da non gettar via.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 24 febbraio 2012
Sono passati
634 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
72 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
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