giovedì 9 agosto 2012

Finto Zero


L'Istituto Superiore di Sanità, responsabile scientifico Giovanni Marsili (ricordate l'audizione a Parma?), firma una convenzione da 120 mila euro con il comune di Verona, per studiare l'impatto del costruendo inceneritore di Cà del Bue.
Con grande ritardo e fatica finalmente il sindaco Tosi pubblica i primi riscontri.
Netti, allarmanti.



L'Iss non va tanto per il sottile e per una volta non si nasconde dietro virtuosismi terminologici.
Nero su bianco elenca quanto inquinerà l'inceneritore, e quanti sono i cittadini che saranno esposti all'impatto del forno.
Una relazione devastante che taglia di netto ogni speculazione sull'impatto zero.
Perché l'impatto zero non esiste.
E' un favola per cittadini incolpevoli, che non possono essere tutti esperti e informati, per cui giustamente si fidano delle maestranze, degli amministratori, dei politici che hanno delegato al governo delle loro comunità.
Il finto zero.
Lo zero che in questi anni assurdi di costruzione della grande bugia ci hanno propinato in tutte le salse, coscienti di mentire, ma talmente concentrati sulla meta da calpestare senza vergogna il diritto dei cittadini a conoscere la verità, a sapere a che cosa andavano incontro.
L'elenco dei nomi sarebbe lungo.
Oggi ci raccontano che è troppo tardi.
Quando la nostra associazione mise in guardia sui rischi ci dissero che era troppo presto.
Quando conteremo i morti sarà di nuovo tardi.
Lo slalom delle bugie è sceso rapido verso il traguardo, senza quasi inforcare bandierine.
La squadra era compatta e concorde, nessuna sbavatura e nessun dissenso ufficiale.
L'inceneritore di Parma, meraviglia della tecnica, non avrebbe avuto alcun impatto sull'ambiente, anzi.
Quando finalmente sarà acceso, migliorerà l'aria dell'autostrada.
Quando finalmente sarà in attività, le quotazioni dell'area di Ugozzolo saliranno.
E tutti faremo la fila per quell'angolo salubre della nostra città, all'ombra del camino.
Il ministro Clini non farebbe vivere il nipote all'ombra dell'Ilva.
Noi invece dovremmo essere fieri di Ugozzolo, esibirne al mondo le mostrine luccicanti.
Un grande operazione di distrazione di massa, che nascondeva, ed ancora lo fa oggi, solo e soltanto il solito e sporco motivo, che supera ogni altro ostacolo, il goloso business.
Soldi, interessi, azioni di Borsa, management, poltrone, stipendi.
I cittadini subiscono, come sempre.
Siamo stupiti dal silenzio, ancora oggi asfissiante, di tanti.
Il silenzio della Chiesa, quella che dovrebbe salvaguardare il suo e nostro Creato, ma prima pensa ad altro.
Il silenzio di partiti che si dichiarano dalla parte dei cittadini e dell'ambiente, ma che traducono queste parole in azioni opposte, quasi con un atteggiamento di scherno.
Il silenzio dei media, che altro non fanno che cronaca, quasi mai si ricordano che sono lì anche per fare inchieste, approfondimenti, ricerca della verità.
Oggi passa sotto silenzio perfino lo studio dell'Istituto di Sanità.
Perfino gli impianti taroccati da software amici non portano a riflettere, a rendersi conto, a far capire alla gente con che cosa abbiamo a che fare.
Si accetta perfino che una delibera di un consiglio comunale sia disattesa nel suo principio fondamentale, la trasparenza sugli atti che ancora oggi latita, 800 giorno dopo.
Stupisce il silenzio della Procura, schiacciata da un mole di esposti, segnalazioni, indagini, eppure ancora invisibile difesa della legalità e del corretto agire.
Considerazioni amare, possibile che nessuno si ribelli?
Dov'è l'Italia? Davanti agli schermi per assistere a un record taroccato?
Unita solo per cantare un inno calpestato ogni giorno dall'illegalità?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 9 agosto 2012

Sono passati
801 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati 
95 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
80 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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