L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
martedì 7 agosto 2012
Pietre Verdi, cambio di passo
Dal 2008, anno di costituzione del comitato che si batte per la chiusura delle cave di “pietre verdi”, chiediamo invano alle amministrazioni pubbliche più direttamente interessate dalla presenza sul loro territorio di queste cave, di riconoscere l’esistenza di un problema a rilevanza sanitaria.
E di prendere le dovute misure.
Poche settimane sono trascorse dall’insediamento della nuova amministrazione di Parma ed ecco che il problema viene portato alla luce; la massa enorme di documentazione qualificata disponibile a sostegno delle nostre tesi ha convinto l’Amministrazione di Parma ad adottare un provvedimento immediato di limitazione nell’uso di questa tipologia di ghiaie, in quanto la dispersione delle fibre di amianto non interessa solo i luoghi di estrazione, ma tutto il percorso.
Rete Ambiente Parma plaude a questa decisione come importante punto di svolta che merita di essere divulgato e apprezzato come salutare atto amministrativo a tutela di tutti i cittadini, non solo di Parma.
Noi siamo fermamente convinti che il Ministero della Salute sulla questione cave ofioliti non potrà rinviare ancora a lungo la revisione della legge vigente in materia, ma intanto ci aspettiamo che Parma faccia seguire alla delibera di G.C.81/6 del 26/07 un provvedimento normativo che sancisca il divieto assoluto nell’utilizzo delle ”pietre verdi” provenienti da cave di cui è già stata accertata la presenza di amianto nella roccia madre, così come risulta dalla “Mappatura degli edifici pubblici o privati aperti al pubblico con presenza di amianto aggiornato al 30 settembre 2011”.
Un atto, quello che chiediamo, di coerenza e intelligenza che riconosciamo nelle corde dell’Amministrazione Pizzarotti.
La speranza infine è quella che altre amministrazioni della nostra provincia seguano l'esempio del capoluogo per creare un quanto mai opportuno territorio libero da fibre di amianto provenienti dalle cave ofiolitiche.
Fabio Paterniti
Rete Ambiente Parma
7 agosto 2012
www.reteambienteparma.org - info@reteambienteparma.org
comitato pro valparma - circolo valbaganza - comitato ecologicamente - comitato rubbiano per la vita -
comitato cave all’amianto no grazie - associazione gestione corretta rifiuti e risorse – no cava le predelle –
associazione per l'informazione ambientale a san secondo parmense
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