martedì 4 settembre 2012

Avevamo ragione noi


La procura ha finalmente tirato le somme e il risultato finale è netto: pollice verso in direzione del forno e prime indiscrezioni sui nomi degli indagati: Ubaldi, Viero, Allodi, Moruzzi, Savi, Alifraco.
La giustizia ha fatto giustizia, anche se la strada è ancora lunga ed impervia, irta di ostacoli.
Una prima battaglia per la verità è vinta, ma l'esito della guerra ancora da determinare.
La procura di Parma ha fatto almeno chiarezza su alcuni punti fondamentali.



E ha dato ragione ad alcuni, torto ad altri.
Avevamo ragione noi.
Avevano ragione i due avvocati parmigiani, Arrigo Allegri e Pietro De Angelis, quando vivisezionando il cartello del cantiere hanno scoperto l'abuso edilizio.
Aveva ragione il sindaco Vignali che ha portato con tenacia allo stop al cantiere, supportato dalla sua squadra, il segretario comunale Pinzuti (lui aveva detto sì anche al referendum sul forno), il consulente Chiti, la dirigente Signifredi, il delegato alla salute Pallini.
Avevano ragione i cittadini che hanno depositato esposti, sfilato per le vie della città, sottoscritto appelli, approfondito i temi sino a diventare cittadini esperti sul tema.

Aveva ragione il Movimento 5 Stelle, che nel 2006 fondò il Gcr, a portare in campagna elettorale la gestione dei rifiuti come uno dei cavalli di battaglia del consenso.
Sul mancante titolo edilizio il 25 luglio 2011 avevamo esposto lo schema della Via dove era resa evidente la necessità del permesso a costruire, demandato al comune di Parma per competenza di ruolo: http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=817  .
Sul caso del progetto dell'inceneritore, scritto da Hera, avevamo scritto il 3 agosto 2011, un anno fa, http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=832  , per raccontare la stranezza di un progetto a 4 mani di dubbia origine e originalità.
Ha ragione la procura, quando decide di fare finalmente luce piena su tutta la vicenda.
Tanti punti oscuri rimangono fonte di perplessità, a cominciare dalle assurde tariffe imposte ai cittadini che non hanno eguali in tutta la penisola, tariffe che dovevano calare drasticamente con l'avvento dell'inceneritore, e che invece sarebbero al contrario cresciute ancora, in un assurda rincorsa al massimo guadagno per la multiutility, saccheggiando le tasche dei parmigiani e dei parmensi.
La ragione, a volte, prevale.
Avanti così.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 4 settembre 2012

Sono passati

11 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai

827 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
121 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
106 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno


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