Ieri abbiamo ricevuto un messaggio breve e intenso. Due parole, un aggettivo e un verbo: “Bravi!” Continuate!”. Un plauso e un invito che non lasceremo cadere, anche perché proviene da Alex Zanotelli, il missionario comboniano che da qualche anno vive la quotidianità del rione Sanità di Napoli, dopo aver testimoniato da Korogocho, la baraccopoli alla periferia di Nairobi, Kenia, dalla discarica più grande del mondo, dove migliaia di cittadini traggono sostentamento e sopravvivenza dagli scarti, in un girone infernale fatto di povertà, prostituzione, degrado.
Alex Zanotelli è un simbolo del non arrendersi mai, dello stare sempre e comunque dalla parte del debole, dell'ultimo, dello sconfitto, della verità.
Alex Zanotelli è il simbolo della battaglia per l'acqua pubblica che in questi anni ha portato alla ribalta nazionale il movimento per i beni comuni.
Ieri abbiamo ricevuto sostegno anche da un sacerdote di città: “Se i cristiani applicassero la vostra caparbietà e la vostra costanza, ripopoleremmo le chiese”.
Non bisogna accontentarsi mai, e mai bisogna arrendersi.
Noi vogliamo la verità, soltanto quella.
La verità che ancora non c'è.
La verità che inseguiamo dal 2006, ogni giorno, con pazienza e costanza, ma senza cedere di un passo.
Sono crollate tante certezze dal giorno in cui gli amministratori di questo territorio hanno deciso sopra le nostre teste di dare il via al progetto del forno, un'idea contro la salute e l'economia della food valley.
Oggi, sfumate le finzioni, permane la nebbia sporca dell'incertezza e del dubbio.
E' per questo che è necessario, oggi più che mai, inseguire la verità.
Per troppo tempo si è negato ai cittadini che il progetto del Pai avesse pecche e punti oscuri.
Oggi è necessario chiarire ogni dettaglio, assegnare ogni responsabilità.
Oggi sono venute meno anche le certezze sugli organi di controllo.
E' venuta meno anche la fiducia verso quelle associazioni che di facciata si dichiarano ambientaliste, ma poi nel concreto cercano l'accordo, trovano la via di mezzo, accettano il male minore, nel peggiore dei casi tacciono.
Sono spariti i partiti, è sparita la fiducia nelle istituzioni.
Non siamo più disponibili a subire.
Noi vogliamo la verità, tutta intera.
I cittadini, quegli onesti, che sono la maggioranza, la pretendono.
Vogliamo controlli indipendenti e terzi che garantiscano le popolazioni, cosa fin qui non avvenuta.
Vogliamo amministratori che antepongano, come sarebbe puerilmente ovvio, l'interesse dei cittadini a quello verso il profitto di pochi.
Sentiamo ancora echi dal cenozoico, come se l'uomo fosse ancora al livello dei primati e si bevesse, con rispetto per le scimmie, ogni panzana che esce dalle fonti “ufficiali”.
E' tutto sotto controllo, siete solo terroristi, peggio la grigliata dell'inceneritore, dal camino solo vapore acqueo, moniter ha graziato i forni, un impianto dimezzato non farebbe male.
Mormorii del passato remoto.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 17 ottobre 2012
Sono passati
14 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren
54 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
870 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
164 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
149 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno (60%)
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