domenica 7 aprile 2013

Millelivori


Trasformismo in technicolor

La felicità è un armadio quattro stagioni ricolmo delle casacche più svariate, pronte per ogni occasione.
Leggiamo di una associazione (3, 4 anime?) che indica la strada maestra al Comune, con tanto di dettagliate istruzioni per l'uso della macchina meravigliosa di Ugozzolo, ovviamente con i comportamenti da tenere e le compagnie da frequentare.
Una stupefacente avventura, il forno di Ugozzolo, che ogni giorno riserva amabili sorprese.
Ti consente ad esempio di impegnarti su più fronti contemporaneamente, ovviamente con l'ausilio dell'armadio 4 stagioni.



Chi dovrebbe essere un austero e pragmatico giudice super partes si può anche ritrovare, con un rapido cambio di casacca, tifoso di parte, scatenato boy della curva forno, con tanto di elmetto e camino in resta, a sgolarsi in cori di osanna e richiami all'ordine.
Ma come, la tavola è imbandita di tutto punto e si vuol guardare alla piega del tovagliolo?
Davvero inaudito: brindiamo piuttosto insieme al sacro fuoco, lasciando fuori dalla porta gli ospiti indesiderati.
E noi che avevamo inteso, poveri illusi, che con il termine “prescrizione” si intendesse una regola da rispettare da parte di tutti, aldilà di opinioni e preferenze personali. E che le 56 prescrizioni avessero il valore dato al loro significato.
Ora invece scopriamo che serve chiudere occhi e bocche, per dare modo al meraviglioso infante di farci ascoltare, senza indugiare ulteriormente, i suoi primi vagiti. Salvo vedersela direttamente con le sue intemperanze.
E la lezione arriva da un pulpito variopinto, cangiante a seconda dell'ora del giorno.
Che certo da certezza di giudizio, e buonsenso ed equidistanza, per il bene della città, senza alcuna vicinanza ai contendenti. Ci mancherebbe.
Eppure le stesse parole lette non possono che farci intendere altro e comprendere che questo laissez faire, laisse passer, che sottintende la fiducia infinita verso il buon giudizio dell'economia, sarebbe come far consigliere dell'Avis un vampiro di chiara fama.
Il risultato è certo.
Noi preferiamo affidarci alla legge, al rispetto delle regole e delle competenze, e guardare prima di tutto al benessere dei cittadini, del quale non troviamo traccia tra i mille livori, troppo concentrati sugli interessi per un progetto che Parma non vuole più.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Nessun commento:

Posta un commento