Adnkronos
da Napoli
"Gli inceneritori
servono dove non funziona il ciclo integrato dei rifiuti, se il ciclo
funziona e se c'è recupero di materia con la raccolta differenziata
gli inceneritori cominciano a non avere più economicità". Lo
ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, a Napoli dove ha
partecipato a un dibattito promosso all'università Federico II.
"Se il resto funziona
l'inceneritore non va avanti, lo si vede in molte regioni d'Italia
dove gli impianti costruiti a fine anni Novanta oggi sono
sottoalimentati", ha insistito Clini rispondendo alle domande
degli studenti intervenuti a dibattito e citando come esempio il caso
di Napoli: "I rifiuti di Napoli vanno in Olanda perché lì non
hanno più rifiuti da mettere dentro l'inceneritore, e questo non
perché siano fuori di testa ma perché il sistema è cambiato".
Clini ha poi messo in
guardia "dall'errore di affrontare la questione in termini
ideologici": "Bisogna distinguere tra la valutazione sulla
tecnologia e la decisione di usarla. Gli inceneritori corrispondono a
tecnologie consolidate e oggi raffinate, con regole imposte
dall'Europa che valgono dalla Svezia a Malta. Se si continua a dire
che sono pericolosi non si va da nessuna parte, criminalizzando le
tecnologie si entra in una discussione ideologica che non risolve il
problema". L'aumento della raccolta differenziata resta per
Clini "la strada maestra. Il tema non sono i soldi - ha concluso
- ma la costruzione di un ciclo integrato".
Il pesce d'aprile Gcr dello
scorso anno 2012
lo avevano dedicato proprio
il ministro Clini, inventandoci una intervista in quel di Bardi.
Desta una certa impressione
oggi rileggere questo comunicato, dal quale estrapoliamo una
dichiarazione del direttore del Ministero poi Ministro, Corrado
Clini.
“Ho avuto modo di
approfondire la situazione di Napoli e dell'emergenza rifiuti. Mi
sono confrontato a lungo con il sindaco De Magistris e con i tecnici
deputati alla gestione del problema. Devo dire che sui rifiuti negli
ultimi anni ci sono stati cambiamenti enormi, proprio sotto il
profilo tecnologico. Oggi credo che l'incenerimento sia superato
dalla realtà. Ho avuto modo anche di guardare sommariamente i
“numeri” di Parma e si capisce che la crescita della raccolta
differenziata, in alcuni comuni a livelli record, non possa stare
insieme con un inceneritore che brucia le stesse cose che vengono
differenziate”.
Preveggenza? Tempi che
cambiano?
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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