Lettera a tutti i prosciuttifici di
Parma
Loro risponderanno?
Siamo certi che a quest’ora sarete
ormai informati sull'iniziativa del salumificio Citterio che sta
costruendo all'interno del proprio stabilimento al Poggio di S.Ilario
Baganza (PR) un cogeneratore che brucerà i propri scarti di
produzione (ossa e grassi animali).
Siamo purtroppo perfettamente
consapevoli della grave crisi economica che sta attanagliando
famiglie ed imprenditori nel nostro paese. Anche nella nostra regione
che fino a poco tempo fa era ancora considerata un’isola felice.
Comprendiamo pertanto il punto di vista
di un imprenditore che scorge, tra le mille difficoltà,
l'opportunità di ottenere un significativo vantaggio economico
destinando quei materiali alla produzione di energia anziché
attraverso la vendita all'industria del pet-food.
Non vogliamo nemmeno risultare ipocriti
nascondendo che questo nostro appello nasce dal timore che la
diffusione di questi impianti possa rappresentare una minaccia per il
nostro ambiente e quindi per la salute delle persone che vi
risiedono.
Dato però che molte delle nostre
famiglie hanno a loro volta attività imprenditoriali sul territorio,
proviamo ad osservare la questione anche da un altro punto di vista
che, crediamo, potrebbe essere anche da voi condiviso.
Quale potrebbe essere la reazione dei
consumatori del nostro Prosciutto di Parma, qualora venissero
informati (anche in modo strumentale dalle aziende concorrenti) che,
a causa del dilagare di impianti che producono energia, quel magico
vento "marino" che trasforma una semplice coscia di porco
salata in uno dei più famosi salumi del mondo, è stato soppiantato
da un tasso di inquinamento che ha reso l'area tra le peggiori
d’Europa?
Sapete perché quest’ipotesi
pessimistica non dovrebbe essere considerata irreale?
Perché purtroppo già da tempo la
Pianura Padana è tenuta sotto sorveglianza speciale dall'Istituto di
Scienze dell'Atmosfera e del Clima - Consiglio Nazionale delle
Ricerche, in quanto risulta avere già i livelli di particolato fra i
più elevati d'Europa.
Siamo sicuri che sia opportuno
svegliare il can che dorme?
Nella speranza che quest'informativa
possa indurvi a riflettere con la necessaria lungimiranza, restiamo a
disposizione di chiunque desiderasse ricevere specifiche informazioni
sul tema.
Cordialmente
La rete dei Comitati No Cogeneratori
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