mercoledì 1 maggio 2013

Recyclass, meno discarica più riciclo


Un indice di efficienza anche per il packaging

Il consumo di plastica ha avuto nei decenni un trend in costante crescita in virtù delle caratteristiche di versatilità e durabilità del materiale e dei suoi costi contenuti. Secondo l'ultima edizione di “Plastics – the Facts 2012", report statistico sull'industria europea delle materie plastiche riferito al 2011, la produzione di materie plastiche a livello mondiale è aumentata di quasi 10 milioni di tonnellate (+3,7% ) rispetto al 2010 arrivando a toccare i 280 milioni di tonnellate.
L'Europa ha contribuito con 58 milioni di tonnellate (+2%), con un volume trasformato di 47 milioni di ton (+1,1%).



Secondo il Libro verde “Una strategia europea per i rifiuti di plastica nell’ambiente” - pubblicato dalla Commissione UE il 7 marzo 2013 - , troppa plastica finisce in discarica con uno spreco enorme di risorse che dovrebbe essere evitato potenziando il riciclaggio che ad oggi si attesta mediamente al 24%.
A finire in discarica è infatti il 48,7% della plastica raccolta nell'UE, soprattutto imballaggi, mentre il 51,3% viene incenerito per produrre energia. Sulla base dei dati diffusi da Plastic Europe riferiti al 2012 si legge che su un totale di 25,1 milioni di tonnellate di rifiuti plastici raccolte sono state circa 10,3 milioni di tonnellate a finire in discarica e 14,9 milioni recuperate (con riciclo meccanico o recupero energetico).
«Modalità più sostenibili di produzione della plastica e una migliore gestione dei rifiuti, in particolare, tassi di riciclo più alti – si legge nel capitolo 3 del Libro Verde - , offrono un potenziale significativo per il miglioramento dell'efficienza delle risorse. Allo stesso tempo, esse contribuirebbero a ridurre le importazioni di materie prime, nonché le emissioni di gas serra».
«La necessità di salvaguardare le risorse naturali e migliorare l'efficienza delle risorse, - continua il Libro Verde - potrebbe essere uno stimolo per incrementare la sostenibilità della produzione di materie plastiche. Idealmente tutti i prodotti di plastica dovrebbero essere completamente riciclabili. Il riciclaggio inizia già nella fase di progettazione del prodotto.
Pertanto, la progettazione del prodotto può diventare uno degli strumenti essenziali per l'attuazione della Roadmap sull'efficienza delle risorse recentemente adottata».
Purtroppo la situazione europea attuale è sintetizzata in questo passo della pubblicazione: «Bassi tassi di riciclaggio ed esportazione dei rifiuti di plastica per il ritrattamento in altri Paesi rappresentano per l'Europa una perdita importante di risorse non rinnovabili, nonché di posti di lavoro. Il potenziale di riciclaggio della plastica viene ancora sfruttato in minima parte”.
In Italia secondo i dati forniti da Corepla vengono immesse annualmente al consumo poco più di 2 milioni di tonnellate di imballaggi. Considerando quella parte legata ai consumi domestici che finisce nella raccolta differenziata - quantificabile in 1.400.000 tonnellate - si arriva a raccoglierne non più della metà.
Nel 2012 sono state riciclate 773.410 ton, pari al 37,3% dell'immesso al consumo. La percentuale include il contributo proveniente dal circuito del riciclo indipendente al Conai che ha gestito il 46% del totale riciclato.
Restando nell'ambito dei rifiuti urbani il nostro paese ha una percentuale media di rifiuti avviati al recupero pari al 33%, che ci colloca a quasi dieci punti al di sotto della media europea (la metà di Austria, Belgio e Germania). E' pertanto evidente che abbiamo ancora parecchia strada da fare per arrivare al traguardo del 50% di riciclo di materia al 2020.
Questo è infatti l'obiettivo di riciclaggio che la direttiva UE 2008/98, già recepita nel nostro ordinamento, pone ai paesi membri entro il 2020: "la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine (...) sarà aumentata complessivamente almeno al 50 % in termini di peso".
E' necessario riciclare maggiori quantità di plastica
Il lancio di Recyclass è avvenuto il 25 aprile scorso da parte dell'associazione Plastics Recyclers Europe, l'associazione europea dei riciclatori di materie plastiche.
La progettazione attuale del packaging - denuncia l'associazione - minaccia il raggiungimento dei target di riciclo europei. La chiave di volta per un effettivo riciclo del packaging in plastica sta nel suo design.
La raccolta differenziata non può garantire il riciclo del packaging quando il suo design impedisce un completo svuotamento del contenuto o quando le combinazioni tra polimeri o altri componenti impediscono o compromettono processi di riciclo eco-efficienti.
Per deviare gli ingenti quantitativi di materie plastiche dalle discariche o termovalorizzatori verso gli impianti di riciclaggio, nel rispetto della gerarchia di gestione dei rifiuti dell'UE, la riciclabilità deve diventare uno dei criteri guida prioritari nel design del packaging.
Recyclass è lo strumento che Plastics Recyclers Europe ha sviluppato per guidare i progettisti verso un design che non sia solamente orientato alla riciclabilità ma alla scelta delle migliori opzioni possibili per un riciclo eco-efficiente.
Si tratta di un sistema di classificazione valido per tutta Europa che attribuisce una classe di riciclabilità a un qualsiasi packaging in plastica tramite lettere dalla A alla G, sulla falsariga delle sette classi di efficienza energetica dell'UE per gli elettrodomestici.
"E' da parecchi mesi che lavoriamo a questo progetto. Siamo in una fase preparatoria di test del nostro modello che sta avvenendo in diversi paesi europei con il coinvolgimento di diversi Partner Tecnici. Il nostro obiettivo è arrivare a presentare Recyclass alla Fiera di settore Interpack 2014 di Duesseldorf ,a maggio, con un evento speciale dedicato", dice Paolo Glerean coordinatore del progetto.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

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