L'ultima
domenica senza fumo
I rifiuti sono già dentro
il Paip e il 28 agosto il camino di Ugozzolo comincerà a fumare,
questa volta senza soluzione di continuità.
E' l'ultima domenica di pace
per la città, mentre a San Leonardo già lamentano puzze e miasmi,
forse stanno scaldando i motori.
Ancora una manciata di ore e
Parma tornerà ad avere un inceneritore, dopo 12 anni di assenza
dalla chiusura del camino del Cornocchio (2001).
In questa giornata festiva
vogliamo ringraziare gli amici del forno, i nemici di Parma, che in
questi anni si sono prodigati per liberare la città della grave
mancanza, una lacuna, quella parmigiana, rispetto a tutte le province
regionali, tutte ordinatamente con un impianto di incenerimento,
salvo Reggio che lo ha spento lo scorso anno.
I nemici di Parma non si
dovevano affaticare troppo, anche perché Ugozzolo non è l'unica
fiamma accesa sul nostro territorio martoriato. A Rubbiano di
Solignano, un co-inceneritore di oli esausti e altri materiali
pericolosi dal 2000 ne brucia ogni anno oltre 50 mila tonnellate, a
Noceto un impianto militare di distruzione di esplosivo da scoppio e
di propellenti, a Polesine abbiamo scoperto in queste ore la presenza
di un impianto di termodistruzione che si occupa di materiali
organici come il pollame colpito da aviaria.
Quindi Parma non sentiva la
mancanza di un forno in città, l'aria era già sufficientemente
mefitica senza l'aggiunta di un altro camino.
Allora grazie all'assessore
ambiente della Provincia Castellani, che sostiene che durante la
combustione dei rifiuti non si produca diossina: talmente convinto
della bontà del forno da non voler sapere se ci siano alternative,
costringendo lo sguardo a spegnersi all'Enza.
Grazie al presidente della
Provincia Bernazzoli, anche se in questo caso i cittadini di Parma lo
hanno già meritatamene omaggiato, con il loro plauso alle scorse
elezioni amministrative.
Grazie ai redattori del PPGR
provinciale, che mai hanno valutato le alternative all'incenerimento,
dando per scontato che non esistano, e, come detto, il nulla è oltre
l'Enza.
Grazie all'ex sindaco
Ubaldi, per essersi impegnato fino allo stremo per avere il forno
doppio dell'attuale, come un vanto per la città dei 500 mila
fantasmi e dei 50 centri commerciali, correndo all'impazzata dalla
sedia di sindaco a quella di presidente di Ato, per porsi la domanda
e darsi la risposta.
Grazie al partito
democratico: encomiabile la sua fede nelle multiutilities e nello
schema emiliano romagnolo raccogli-brucia-guadagna. Sono loro quelli
che “rifiuti zero non esiste”, “nessun paese al mondo si è
posto l'obiettivo di portare a zero” e poi, a tre giorni delle
elezioni comunali, organizzavano un incontro in piazza dal titolo
“verso rifiuti zero”: una comica finita male.
Grazie alla Chiesa di Parma,
che pronta ha per prima concesso i terreni di strada della Lupa,
quella madre terra che andrebbe difesa e salvaguardata, quel pezzo di
creato che invece produrrà diossine, furani, metalli pesanti, anche
per il piacere dei polmoni di piazza Duomo.
Grazie agli industriali
della food valley, ciechi fino a quando era troppo tardi, che oggi
hanno il camino davanti all'impastatrice e di fronte alle provette,
ma senza mai aver avuto il coraggio di alzare la voce, accomodati
dalla speranza che tutto si avviasse in sordina e senza scosse.
Ora temono il caos,
allestiscono monitoraggi indipendenti, stipulano polizze, zittiscono
la protesta minacciando azioni legali, camminano sulle punte dei
piedi e trattengono il respiro.
Grazie ai consorzi di
tutela, che non hanno saputo tutelare nulla, affidandosi ai
venticelli e alla logora pubblicità progresso, consci della gravità
del nuovo Moloch ai confini della città.
Grazie ai sindaci del
territorio che di fronte alle scelte scellerate di piazzale della
Pace hanno finto di non doversene occupare, hanno scelto il silenzio
complice per non rischiare finanziamenti e collaborazioni, poltrone e
legami, tutto fuorché guardare al bene comune dei loro amministrati.
Ora potete anche togliere lo
spumante dal frigoriferi e spolverare i flute.
Noi siamo sinceramente
colpiti dal vostro corale impegno e dalla vostra faticosa abnegazione
E' un vero peccato che
l'aria che respireremo noi sarà la stessa vostra.
Fra poche ore potrete
brindare alle scure, calde, acide arie.
E sarà tutto merito vostro.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
25 agosto 2013
L'inceneritore
di
Parma
avrebbe
dovuto
accendersi
476
giorni
fa
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