martedì 17 settembre 2013

Pontremoli, biomasse minaccia ambientale

Una nuova centrale a cippato in progetto in Toscana

La nuova centrale a cippato di Noloveto, Pontremoli, secondo la relazione tecnica di Renovo Spa, proponente il progetto, dovrebbe avere una potenza di 999 Mwe (e di 3,5 Mwt), lavorando a ciclo continuo, 24h giornaliere, per 333 giorni annui, corrispondenti ad un totale di 7.992 ore annue.
Con emissioni di 17.000 Nm3/h di fumi, cioè circa 136.000.000 Nm3 di fumi annui.
Brucerebbe 18.000 t/a di cippato di legna vergine, biomassa da potatura di vigneti, oliveti, alberi da frutto, nonché vinacce e sansa di olive.



Il cippato dovrebbe avere un potere calorifico di 2.200 Kcalorie/Kg, cioè di 2,6 Kwe/Kg.
La centrale avrebbe un residuo di ceneri di circa 1400 t/a (690 t. di ceneri sotto griglia, 710 t. di ceneri da filtro a ciclone e filtro a maniche) e dovrebbe collocare in apposita discarica tale residuo di cenere.
Il sistema di depurazione fumi sarebbe composto da un depolveratore a ciclone per la raccolta della fuliggine, un reattore a secco per l'abbattimento di sostanze acide ed adsorbimento di metalli pesanti tramite l'immissione ed il mescolamento nei fumi di calce idrata, Ca(OH2), e carboni attivi.
Le reazioni chimiche di abbattimento producono sali: CaCl, CaF, Ca2SO4, Ca2CO3 che verranno recuperati dal filtro successivo.
Il filtro a maniche in PTFE, un materiale microporoso sintetico (politetrafluoroetilene) trattiene polveri (anche PM 2,5) e sali, e verrebbe pulito con aria compressa in contro pressione.
Infine un reattore catalitico selettivo (SCR) per abbattere gli NOx con immissione di urea o ammoniaca( NH3).
Anche se non viene detto, si deduce dalla quantità di ceneri dichiarate che la loro percentuale rispetto alla biomassa bruciata è dell'8%, una quantità enorme che ha un corrispettivo direttamente
proporzionale di emissioni in aria.
Se il potere calorifico dichiarato è di 2,6 Kw/Kg, ogni ora verranno bruciati 1000Kw/ 2,6Kw/Kg, cioè 380 Kg; ma se il rendimento della centrale per produrre elettricità è del 10% si dovrà bruciare 10 volte tanto, cioè 3800 Kg, cioè 38 quintali.
Bruciando 38 q./h per 7992 ore annue abbiamo un risultato differente dalle 18.000 t. dichiarate, che aumentano a 30.369 tonnellate.
Crediamo inoltre che tra sansa, potature e ramaglie, il cippato conterrà principalmente corteccia e avrà una elevata umidità, quindi è probabile che si abbassi ulteriormente il suo potere calorifico. Più ragionevolmente sarà di 2 Kw/Kg e quindi occorrerà ancora più cippato, forse 36-38.000 t/a.
La depurazione è composta da un ciclone, un reattore a secco, un filtro a maniche ed un reattore catalitico selettivo(SCR) per gli NOx.
Il ciclone o multiciclone è un banale depolveratore meccanico che serve solo ad abbattere la fuliggine.
Il reattore a secco è di fatto l'assorbimento chimico di inquinanti gassosi tramite l'iniezione nei fumi di calce idrata, Ca(OH)2.
I prodotti di reazione della calce sono dei sali inerti che vengono poi trattenuti dal filtro a maniche.
Il filtro a maniche serve a trattenere le ceneri volanti che il ciclone non raccoglie e per trattenere i prodotti della calce del reattore a secco.
In pratica sia il ciclone che il filtro a maniche raccolgono ceneri fini (ben 700 t.) che dovranno essere portate in discarica.
Ma non sono sufficienti a trattenere le polveri sottili e le nanopolveri, cui si attaccano le diossine e
che finiranno in atmosfera.
Il reattore catalitico selettivo (SCR) serve ad abbattere gli ossidi di azoto con l'aggiunta di urea nei fumi. Tuttavia ne finirà ugualmente in atmosfera una notevole quantità, dai 200 ai 400 mg/Nm3, come dichiara la relazione tecnica stessa, cioè circa 40 t. annue.
Vista la quantità enorme di polveri emesse, manca l'elemento principale di depurazione per le polveri, costituita dal filtro elettrostatico che normalmente si trova in questi impianti (vedi centrali a cippato di Brunico, Dobbiaco).
L'elettrofiltro è composto da fili metallici sospesi tra piastre metalliche di raccolta; a tali fili è applicata una elevatissima tensione, fino a 100 KV.
Evidente il motivo per cui lo si è omesso, perché è costoso, sia il suo impianto che la sua gestione. Se poi la sua efficienza aumenta, raddoppia il suo costo.
Ma l'elettrofiltro è fondamentale per abbattere efficacemente le polveri, ha un'efficienza del 90%.
L'approvvigionamento di 30.000 t/a di cippato a filiera corta ( max70 Km) significa disboscare ogni anno 3 Km2 d'Appennino con taglio raso.
Il taglio raso matricinato o con novellame, caratteristico del bosco ceduo, produce infatti circa 100 t. di legna da ardere: ne occorrerebbe quindi 300 ettari, cioè appunto 3 Km2.
Pare che 8.000 t. possano essere reperite in loco e le altre?
Probabilmente dai tagli nella montagna della provincia di Parma.
Le quantità di emissioni annue della centrale,stando ai dati forniti dalla relazione tecnica, sono 5 t. di polveri, 13 t. di CO ( monossido di carbonio), 40 t. di NOX (ossidi di azoto), 13 t. di SO2 (anidride solforosa), 6 q. di NH3 (ammoniaca), 1 q. di metalli pesanti.
Oltre naturalmente a 4.000 t. di CO2 (anidride carbonica) la cui produzione dalla combustione, come è noto, è di 500 g. per ogni Kwe prodotto.
Infine diossine e furani che loro stessi ammettono di venire prodotte, anche se a sentir loro in quantità infinitesimali. Quello che non dicono è che non si smaltiscono in alcun modo, ma tendono ad accumularsi al suolo anno dopo anno sui vegetali che mangeremo e sull'erba che mangeranno gli
animali di cui ci ciberemo.

Giuliano Serioli
17 settembre 2013
Rete Ambiente Parma

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