domenica 28 novembre 2010

Industriali, un po' di coraggio

Il tema dei rifiuti coinvolge tutta la nostra economia. La scelta del tipo di gestione influenza il futuro del nostro territorio. E' necessaria non solo la chiarezza sui costi, ma anche la percezione degli impatti, anche sanitari, che i diversi sistemi hanno sui territori in cui insistono.
Dopo l'outing del sindaco di Parma Pietro Vignali, fortemente perplesso sulla scelta al 2010 di costruire un nuovo inceneritore, non si sono lette dichiarazioni del mondo industriale della città, così sempre attento alle dinamiche locali.
Hanno valutato i pro e i contro di una scelta piuttosto che un'altra, i nostri industriali?



Non possiamo che pensare di sì e l'occasione di avere un sindaco che si sta muovendo in una certa direzione potrebbe essere l'occasione giusta per salvare capra e cavoli.
Il rischio di proseguire sulla strada del forno è oggi ancora forte.
E' una scelta impiantistica che mal si addice alla nostra vocazione alimentare basata sulla qualità e salubrità dei prodotti, dove i mulini mantengono il loro bianco candore.
Ma il no all'impianto non può rimanere fermo alla negazione e deve saper proporre una alternativa efficace e propositiva, una visuale con ricadute positive per tutti.
Se la food valley parmense crede in quello che dice non ci sono alternative alla cancellazione del progetto per orientarsi al riciclo totale dei materiali.
E' la nuova era che si sta aprendo, gli apripista sono i soliti tedeschi, che oggi, a fine ciclo degli inceneritori, procedono spediti verso la loro dismissione, creando una società del riciclo, per impedire altro sperpero di risorse.
E' dagli industriali attenti e vigili che deve giungere il sostegno al sindaco Vignali. Nei mesi scorsi è emersa la preoccupazione di alcuni esponenti importanti di quel mondo. Chiesi, Barilla, Greci, imprenditori attenti e operanti sul nostro territorio hanno fatto trapelare le loro forti perplessità.
Oggi sarebbe necessario concretizzare questa visione, facendo squadra con l'amministrazione comunale della città, per dedicarsi davvero a costruire il futuro della food valley, che non può essere rappresentata da un camino di 70 metri affacciato sull'autostrada del sole.
Nel nostro percorso di approfondimento del tema rifiuti e risorse ci siamo accorti di quanti passi avanti abbia fatto il mondo negli ultimi 5 anni, e di come la strada maestra nella gestione dei materiali di scarto sia quella del loro riuso, riciclo, recupero a nuova vita, per nuovi utilizzi mantenendo intatto il prezioso contenuto energetico.
E' possibile, concreto, economico.
E' finito il tempo del trasferimento delle discariche dalla terra al cielo, i rifiuti sono cibo, e la loro corretta gestione è la chiave di volta del sistema.
La discesa in campo degli industriali virtuosi è oggi improcrastinabile. Devono credere alla svolta perché hanno dalla loro parte il sindaco del capoluogo, che sta guardano avanti.
Un po' coraggio, industriali di Parma. Uscite allo scoperto per il bene dei nostri figli.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 28 novembre 2010
-525 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+181 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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