venerdì 1 aprile 2011

Agorafobia

Evidentemente il 23 marzo, che ha visto riunite le commissioni ambiente e sanità del comune sul tema del futuro impatto sanitario dell'inceneritore, con le relazioni degli esperti poco rassicuranti sullo stato di salute già compromesso della nostra provincia, ha smosso le coscienze.
Al punto di sentire la necessità di correre ai ripari per dare una "falsa" rassicurazione alla popolazione.



Questo ci pare la finalità della trasmissione Agorà trasmessa su TV Parma nella giornata del 31 marzo, dove sono stati invitate personalità della sanità locale come il prof Ardizzoni, il prof Franzè, il prof Roncoroni e la dott.ssa Zatella.
Tutti si sono affrettati a dire che la situazione tumori a Parma non è granché diversa dal quella di altre zone del Nord Italia, magra consolazione, ma di certo non hanno potuto smentire che Parma resta ai vertici per incidenza di neoplasie in Italia per le donne e sempre al secondo posto per incidenza di sarcomi, uno dei peggiori tumori dei tessuti molli. Si sono travisati alcuni concetti fondamentali dando l'impressione agli ascoltatori che la prevenzione fatta con gli screening, e quindi la diagnosi precoce, sia una prevenzione che fa calare l'incidenza delle neoplasie.
Purtroppo la prevenzione degli screening, se pur ottimale per intercettare le neoplasie in fase precoce, non è prevenzione primaria ma secondaria; una volta che viene diagnosticato un tumore con lo screening il danno è fatto, e non si può che ricorrere ai ripari con la terapia vuoi chirurgica o medica, con tutto ciò che ne consegue per il vissuto della persona colpita.
Si è tralasciato di parlare di vera prevenzione primaria, e cioè evitare che la popolazione venga esposta ai fattori che producono il cancro, fra cui i determinanti ambientali (inquinamento, sostanze tossico-nocive prodotte dall'attività industriale dell'uomo, gli inceneritori, il traffico, ecc.).
Si è parlato solo del ruolo del fumo, come se tutte le neoplasie fossero dovute a questa malsana abitudine; ed è stata la giustificazione del prof Ardizzoni per spiegare l'incremento dell'incidenza delle neoplasie nel sesso femminile. Fumano di più degli uomini ormai, senza ricordare che ad esempio sono in aumento le neoplasie del polmone non correlate al fumo, e quindi ad altri fattori probabilmente ambientali.
Si sono ricordate le abitudini alimentari (insaccati, carni rosse, poca verdura e frutta) in modo abbastanza marginale, relegandole solo al possibile insorgere delle neoplasie dell'apparato intestinale, senza ricordare che forse è più importante ciò che di tossico-nocivo noi introduciamo con la nostra dieta, per cibi che sono sempre più inquinati da diossine, metalli pesanti, policlorobifenili, e via dicendo.
Si è parlato soprattutto di un'intervista fatta al prof Veronesi, che parla di una magica scatola in cui saranno riposte le aspettative future e le nuove terapie per debellare il cancro. Nessuno ha saputo decifrare questo messaggio criptico di Veronesi, a cui va riconosciuta la paternità dei metodi chirurgici attuali che hanno ridotto di gran lunga la radicalizzazione dell'intervento di mastectomia, attuando una semplice quadrantectomia e preservando così il seno delle donne, ma ci si è dimenticati di dire che da un po' di tempo a questa parte il professore è portatore di un messaggio preoccupante, quello cioè di assolvere da possibili rischi per la salute umana processi industriali che invece centinaia di studi hanno classificato come sicuramente nocivi, come gli inceneritori e le centrali nucleari.
Ma soprattutto la cosa che ha fatto più rabbrividire è stata la speranza insita nel messaggio lanciato dai nostri specialisti della salute; l'obbiettivo è quello non certo di debellare il cancro, ma di rendere possibile la vita col cancro, insomma cronicizzarlo, cronicizzando con esso in questo modo tutte le paure, le ansie, in una parola la tragedia che una persona vive quando viene colpita da questa patologia.
Non sarebbe forse stato meglio lanciare un messaggio più positivo e dichiararsi favorevoli a tutte quelle procedure che possono invece ridurre l'incidenza di questa malattia e quindi parlare di vera prevenzione primaria?
Ma tant'è, l'uomo pare ancora al tempo del medioevo quando si accettava la peste come un fatto inevitabile per espiare la colpa del peccato originale; oggi si accetta il cancro come inevitabile conseguenza del progresso, malattia quasi necessaria per andare sempre più avanti.
Una visione a nostro giudizio oscura.
Per finire non abbiamo ascoltato nessuna parola circa l'incidenza del cancro nei bambini, in aumento anche a Parma e che vede l'Italia leader dei paesi in Europa con un preoccupante aumento del 2% annuo rispetto alla media europea che si assesta all'1%. Spiegazioni per questo?
Cosa siamo più bravi degli altri a diagnosticare le malattie? Forse che i bambini fumano a 2 anni? o che mangiano male sotto i 12 mesi, fascia di età che vede un'incidenza spaventosa del +3,2% annuo? Noi crediamo che la colpa sia per il continuo sversare nell'ambiente sostanze tossico-nocive prodotte dalle attività umane. Il cancro nel bambino, seppur più facilmente guaribile che in passato, è sicuramente una tragedia la più grande di tutte e quando si verifica è una sconfitta per tutti.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 1 aprile 2011

-401 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+305 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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