Sembrano passati anni luce da quando l'azienda municipalizzata pubblici servizi, nota come Amps, apparteneva alla città e il suo scopo era solo quello di offrire servizi ai cittadini di Parma, suoi proprietari e utenti al tempo stesso.
Lontani anni luce quei tempi, perché oggi c'è Iren, una sorta di piccola multinazionale, il cui scopo è realizzare profitti e niente altro, e men che meno essere al servizio di qualcuno.
E il peso di Parma è ovviamente sceso a livelli quasi impalpabili, con le sue azioni che contano, o meglio non contano, per il 6%, e un livello decisionale che pesa zero.
Iren in effetti non ha utenti, ma solo clienti.
Non lavorando per la città, ma per i propri azionisti, Iren ha progettato un inceneritore, che minaccia la nostra salute, inquina l'ambiente, mette in pericolo le produzioni agricole, è calibrato non sulle reali esigenze del territorio ma per contribuire agli utili aziendali, bruciando più materia possibile.
Un impianto che promette grandi profitti.
I cittadini lo hanno capito e in mille modi hanno chiesto alla politica di fermare questo progetto.
Ma la politica non è più il tramite tra i cittadini e il governo della cosa comune.
Anche in questa vicenda, la politica è divenuta lo strumento degli appetiti di un'economia miope e arrogante, che non tiene in considerazione i valori delle persone, i diritti alla salute, al futuro.
Anche la trasformazione della società civile è ormai evidente. Non siamo più cittadini-elettori, ma ci hanno trasformato in cittadini-consumatori.
Se questo siamo diventati, potremmo però fare in modo che la nostra voce torni a farsi sentire.
Il denaro delle nostre bollette è il sangue che alimenta il mostro che cresce ad Ugozzolo.
E' giunto il momento di rifiutarsi di essere un gregge obbediente, di essere i “loro” consumatori.
Per non consumare il nostro futuro, per non consumare ancora le nostre parole in suoni che nessuno ascolta, abbiamo deciso di passare ai fatti concreti, quelli che non hanno bisogno di ascolto per essere fattivi ed efficaci.
Oggi invitiamo tutti i cittadini a trasferire i loro consumi di gas e energia elettrica ad un altro operatore, allontanandosi dal gestore Iren, per dire chiaramente all'azienda che non siamo in sintonia con le sue politiche di sviluppo, e non vogliamo collaborarvi.
Oggi invitiamo tutti i cittadini del nostro territorio a votare con il proprio portafoglio, con uno strumento utilizzato in questo tipo di controversie: il boicottaggio.
Ci siamo organizzati, oggi è il momento di informarsi, il gesto da fare è semplice ma molto, molto incisivo nei confronti di Iren.
Non diciamo con chi andare, le scelte sono molteplici, il mercato è libero.
Diciamo da chi scappare, per mettere nero su bianco che non siamo disponibili a collaborare.
Boicottiren è la nuova campagna che sarà presente il sabato mattina al mercato contadino di via Imbriani, dove gli attivisti del Gcr saranno disponibili a dare tutte le informazioni del caso.
Boicottiren sarà nelle strade di Parma con una campagna di affissioni.
Sul sito www.gestionecorrettarifiuti.it/boicottaggio-iren ci sono tutte le spiegazioni del caso.
Alla mail boicottaggio.iren@gmail.com si potrà scrivere per aderire o per chiedere qualunque genere di informazione.
Boicottiren anche tu, fai sentire la tua voce al gestore.
Dillo anche tu con i fatti che non collabori con questo nefasto progetto.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 18 aprile 2011
-384 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+322 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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