martedì 19 aprile 2011

Quei vigili ribelli di Livorno

Non andremo a lavorare a fianco dell'inceneritore

Un'altra schiera di persone che non hanno colto l'invito di Andrea Allodi, l'ex presidente di Enia, che invitava il popolo a respirare la sana aria salubre dell'inceneritore.
A Livorno i rivoltosi sono addirittura i vigili urbani, la cui nuova sede è in costruzione a fianco dell'inceneritore Aamsa.
Entro un entro un anno, all’incrocio tra via dell’Artigianato e via dei Cordai, sorgerà nuova nuova la sede dei vigili urbani e della protezione civile, ma appena in cantiere sono spuntati i primi operai, negli uffici della polizia municipale è scoppiata la polemica.



Tra gli addetti ai lavori c’è chi non ha alcuna intenzione di fare la valigia per occupare i nuovi uffici.
Il motivo? È scritto nero su bianco nella lettera inviata dalla segretaria provinciale della Cisl Funzione Pubblica, Fiorella Dal Canto, al comandante Riccardo Pucciarelli, al dirigenti del Comune Marco Bendinelli, al segretario del Sulpm (ovvero il sindacato di polizia municipale) Riccardo Martelloni e al responsabile dell’ufficio prevenzione e protezione, Sergio Valtriani.
“La struttura dista dall’inceneritore Aamsa solo pochi metri” scrivono gli agenti, che proseguono “In tutta la zona persiste un’aria sicuramente insalubre e maleodorante”.
Per questo rivolgendosi all’amministrazione comunale, per tutelare la salute dei lavoratori è ritentuto doveroso valutare la possibilità di individuare celermente una sede diversa da quella indicata, in modo da evitare un ulteriore inasprimento degli animi degli operatori di polizia municipale interessati.
Tradotto: i vigili, almeno quelli rappresentati dalla Cisl, non vogliono respirare l’aria del Picchianti. La rappresentante sindacale è chiarissima: non solo l'aria è “maleodorante”, ma anche “sicuramente insalubre”.
E tutti i lavoratori che già raggiungono, ogni giorno, le aziende e i laboratori che affollano l’area?
E i residenti?
I lavori all’incrocio con via dei Cordai sono appena partiti.
Nell’ex parcheggio, a fianco dell'inceneritore, sta venendo su la nuova struttura, approvata a febbraio 2010 dal consiglio comunale.
Il nuovo complesso ospiterà, meglio ospiterebbe, il nuovo polo funzionale per la polizia municipale. In particolare la nuova sede del nucleo operativo di sicurezza urbana, con un centinaio di addetti.
L'edificio sarà formato da due ali: la prima destinata ad ospitare i nuclei di pronto intervento-polizia stradale e protezione civile, l’altra per la sicurezza e l’educazione stradale.
Per la realizzazione del primo edificio il comune ha richiesto un finanziamento di 600mila euro.
La situazione però ora è fluida.
Tra i lavoratori grande sconcerto, polemiche tra i sindacati.
L’affermazione fatta dalla rappresentante del sindacato è gravissima.
Aria insalubre significa dannosa per la salute e l’area è piena di aziende.
E gli altri lavoratori?
Che ne pensano i nostri segretari di CGIL, CISL e UIL dei circa 10.000 lavoratori che beneficeranno dei fumi di Ugozzolo?
Che ne pensano Patrizia Maestri, Federico Ghillani e Mario Miano?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 19 aprile 2011
-383 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+323 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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